Economia
Le Borse europee rimbalzano con WS. Milano ancora giù, brucia 10,3 miliardi
Avvio di settimana sull'ottovolante per Piazza Affari che, nonostante un tentativo di recupero in apertura, ha chiuso nuovamente in rosso sui timori per le ricadute del diffondersi del coronavirus sull'economia, già fragile, del nostro Paese. Nonostante la chiusura positiva delle altre principali Borse europee, che confidano in un intervento imminente delle banche centrali, il Ftse Mib ha perso l'1,5% scivolando a 21.655 punti ma limando le perdite di giornata grazie al rimbalzo di Wall Street. Piazza Affari ha fallito nuovamente il rimbalzo dopo le perdite della settimana scorsa, la peggiore dal 2008. La chiusura di oggi costa a Milano altri 10,3 miliardi di capitalizzazione, portando il totale a 617,5 miliardi circa.
Il bilancio poteva essere infatti peggiore, con le perdite che a Piazza Affari sono arrivate oggi a sfiorare il 4% (minimo intraday a 21.118 punti). Tra le blue chip milanesi, forti vendite sui titoli bancari: maglia nera a Banco Bpm (-6,28%), seguita da Ubi (-5,43%), Bper (-5,39%) e Unicredit (-4,4%).
In netta controtendenza Nexi (+1,87%) e le società energetiche: Terna +1,37%, Enel +0,84%, Hera +0,72%. L'Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globali e dell'Italia a seguito dell'esplosione del coronavirus, che sta arrecando "gravi danni" all'economia. Sull'Italia l'ente parigino prevede una crescita 2020 a zero, 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime dell'Economic Outlook dello scorso novembre.