Economia
Carige, il piano sui ricavi già fallito.Ecco perché è stata rifiutata da Ccb
Commissioni flop per una banca destinata al wealth management. Sui costi già tagliato il tagliabile e Il piano sui ricavi è già fallito.Così Ccb ha detto "niet"
Il problema è che sul fronte dei costi quel che andava fatto è già stato fatto nel primo anno del nuovo piano industriale. Ora per ripresa e il ritorno agli utili (probabilmente non prima del 2022) il vertice di Carige si affida come unica leva rimasta a un forte incremento dei ricavi. Quest’anno il margine d’intermediazione, secondo le previsioni della banca ligure, dovrebbe salire tra 430 e 450 milioni di euro con un balzo a doppia cifra rispetto ai 378 milioni con cui è stato archiviato il 2020.
NESSUNO CREDE A UN BALZO NEL 2021 DEI RICAVI A DOPPIA CIFRA
È plausibile un incremento in soli 12 mesi delle entrate di oltre il 15%? Sembra una cifra impossibile, dato che le migliori banche italiane in media vedono crescite dei ricavi stabili o nell’ordine del 3-4% massimo. E soprattutto Carige ha già nel primo anno di gestione ordinaria bucato l’obiettivo sulle commissioni nette perdendo per strada il 15% delle entrate in un anno. E pare che non basti a Ccb e agli acquirenti futuri neanche la ricca dote da 1 miliardo di Dta (imposte differite) che il compratore si porterebbe a casa. Più che la ritrovata pulizia di bilancio e la dote fiscali in regalo, pesa sull’appetibilità e sul valore di Carige la difficoltà a fare nuovi ricavi tali da riportare finalmente in utile la banca.
(Segue: quel mezzo miliardo di svalutazioni già costato al Fondo Interbancario)