Economia
Caro prezzi, big delle costruzioni distrutti scrivono a Draghi per svegliarlo
La lettera al premier Draghi sottoscritta da 500 aziende rappresentative di tutta Italia per lanciare l’allarme sul rischio di fallimento del Pnrr
Le nostre proposte sono semplici, e prioritariamente tutte senza aumento di spesa, passando attraverso una rimodulazione della programmazione.
Nella ipotesi di Accordo Quadro a parità di importo contrattuale verranno realizzati minori lavori mentre nella ipotesi di nuove realizzazioni sarà necessario rimodulare, riprogrammandolo, il piano pluriennale di investimenti privilegiando le progettazioni realmente avanzate secondo un cronoprogramma effettivamente aderente alla realtà.
I progetti che non hanno possibilità di essere ultimati entro il 2026 dovranno essere postposti, liberando risorse, e realizzati in una fase successiva con le previsioni del Fondo Complementare, con quelle del Fondo di Coesione e Sviluppo 2021/2027 e con gli stanziamenti ordinari di bilancio.
Un ulteriore misura di supporto potrebbe essere costituita, in parte, anche dalla moneta fiscale del “credito d’imposta” per la quota eccedente le somme già stanziate nei quadri finanziari.
- Per i lavori in corso di esecuzione:
- E’ necessario prevedere un aggiornamento straordinario dei prezzari in uso, al fine di ristabilire l’equilibrio contrattuale, con contestuale applicazione per i lavori residui di una vera formula di revisione dei prezzi in linea con le migliori esperienze internazionali, per garantire il costante allineamento del contratto alle fluttuazioni – al rialzo e al ribasso - del mercato;
- Per gli Accordi Quadro già aggiudicati sulla base di prezzari non aggiornati (risalenti al 2020 o prima), è necessario imporre un aggiornamento dei progetti prima dell’affidamento degli applicativi;
- E’ necessario consentire la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta, senza sanzioni e/o segnalazioni all’ANAC per l’appaltatore;
- E’ necessario garantire l’esonero da responsabilità per causa di forza maggiore, nel caso di ritardi/inadempimenti dovuti agli incrementi in atto e alle difficoltà di reperimento dei materiali.
- Per i lavori di prossimo affidamento:
- E’ necessario prevedere un costante aggiornamento straordinario dei prezzari da porre a base di gara, al fine di tener conto della crisi congiunturale internazionale;
- E’ necessario inserire nei contratti una vera clausola di revisione dei prezzi in linea con le migliori esperienze internazionali, per garantire il costante allineamento del contratto alle fluttuazioni – al rialzo e al ribasso - del mercato.Qui di seguito le alleghiamo le firme raccolte nel corso della nostra manifestazione tenutasi stamani a Roma alla quale hanno aderito imprese di ogni dimensione e provenienti da ogni parte della penisola.
Presidente, con il suo consueto pragmatismo la preghiamo di intervenire per dare risposte concrete al tema sollevato: le misure sin qui adottate sono parziali, di complessa attuazione e mai in grado di fornire risposte puntuali procrastinando sempre la soluzione del problema. Non c’è più tempo!