Economia
Manovra: Cgil, Cisl e Uil si scoprono a favore della polizia fiscale
I sindacati si schierano contro il Governo in carica, valutando carente la manovra economica. E si scopre contro i sussidi, a favore dell’occhio fiscale
Il sindacato contro il sussidio, sembra l’ossimoro per eccellenza, eppure accade questo in tempi di riallineamento politico e d’opinione. C’è una forza motrice che spinge i tre più grandi conglomerati sindacali, Cgil – Cisl e Uil, a punzecchiare l’esecutivo in carica, nonostante per loro stessa ammissione, rappresenti un’inversione di tendenza rispetto all’austerity degli scorsi anni.
Se da un lato rimproverano come timidi gli interventi su lavoro ed investimenti, come forse per esempio timido è stato il loro attacco nei confronti del PD di Renzi quando approvava il Jobs Act, dall’altro addirittura si ergono a difensori della produttività Paese e, udite udite, censori dei sussidi di disoccupazione. Non è una boutade. Nella nota contro il Def scrivono: “Si introducono misure che non determinano creazione di lavoro, ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza.”
Insomma, un giorno urlano per il ripristino della Cassa Integrazione, l’altro strillano contro gli aiuti, restano silenti quando l’Articolo 18 viene falcidiato dallo Statuto dei Lavoratori, e adesso "vogliono un Paese che costruisce il proprio futuro e lo rappresenta a partire dal lavoro, libero, dignitoso e di qualità, si basa su un sistema virtuoso di convivenza, rispettoso delle necessità e dei bisogni delle persone, in un'ottica di reciprocità, chiave di volta per una reale integrazione".
Ecco, dimenticavamo un altro baluardo di cui s’è fatta comandante in capo l’organizzazione sindacale, la lotta al razzismo e la xenofobia, tenendo a freno le possibili derive della Nazione. Effettivamente importare meno schiavi a 30 centesimi l’ora per raccogliere i pomodori potrebbe ledere quel sano dialogo che prima s’era creato, grazie alla cinghia di trasmissione delle OO.SS.
Parole di disapprovazione per la Flat Tax, per cui vorrebbero al contrario maggiore progressività dell’imposta, ignorando il fatto che oggi chi paga pegno per questo sistema sono proprio coloro che dovrebbero tutelare, ovvero impiegati e pensionati, e in ultima analisi si avvalgono della facoltà di resuscitare una misura dell’epoca Monti. Ovvero il limite al contante a mille euro, e la tracciabilità di tutti i pagamenti in forma elettronica. La triplice si scopre cane sciolto della polizia tributaria, in tempi in cui il lavoro è difficile rappresentarlo, meglio punirlo.
@andrewlorusso