Economia

Che cos'è la sclerosi multipla, il fantasma silenzioso che "ama" le donne

di Chiara Volontè

Circa 140mila pazienti colpiti da questa patologia. Parla Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla

Qual è, invece, l’incidenza di disabilità grave?
È circa il 30%, mentre il rimanente 70% ha possibilità remote di incorrere in una disabilità grave. Parlando chiaramente, la probabilità di finire in carrozzina è fra il 20 e il 30% e continuerà a diminuire. 

Come può abbassarsi, se non esiste una cura definitiva per la Sm?
Nell’ultimo ventennio la sclerosi multipla è la malattia per cui la ricerca ha fatto maggiori progressi. Sono ora disponibili diversi farmaci che ne rallentano il decorso, tramite cui siamo in grado di proporre ai pazienti percorsi personalizzati. Ad essi è possibile affiancare cure sintomatiche che migliorano la qualità di vita e cicli di riabilitazione per aumentano la mobilità.

Come è cambiato l’approccio alla malattia negli ultimi anni?
Ora, grazie alla ricerca, si sa molto sulla Sm. Dunque l’obiettivo principale che ci poniamo è di mettere la persona al centro: deve essere produttiva e autonoma. I farmaci e l’assistenza devono essere dati precocemente e garantiti a vita per bloccare l’evolvere della progressione. Non ci possono essere scuse né economiche né organizzative.  

La persona al centro: come si vince la sfida? 
Lavorando in modo sinergico. Come Associazione chiediamo al Ministero della Salute di avere una rete sclerosi multipla ufficializzata. Il registro esiste già, andrebbe connesso a quelli pubblici che raccolgono le informazioni del Servizio sanitario nazionale, così da poter far dialogare i due sistemi e mettere i dati a fattor comune.