Guerra Ucraina e inflazione frenano la ripresa: a marzo Pil giù dell'1,7% - Affaritaliani.it

Economia

Guerra Ucraina e inflazione frenano la ripresa: a marzo Pil giù dell'1,7%

Mentre le bollette aumentano, la paura anche, i consumi scendono: 8 italiani su 10 dimezzano il budget per ristoranti, bar, viaggi e abbigliamento. Il report

"Il quadro congiunturale e' rapidamente peggiorato nelle ultime settimane. Nel momento in cui si intravedeva una possibile normalizzazione dell'economia, legata ad una fase meno emergenziale della pandemia, l'avvio della guerra in Ucraina ha riacutizzato le incertezze e il conseguente peggioramento delle prospettive inflazionistiche ha una natura per niente transitoria. Bisogna, dunque, attrezzarsi a fronteggiare una fase di forte decelerazione dell'attivita' economica", afferma Confcommercio nel suo rapporto, sottolineando che, nel confronto con febbraio 2021, l'Indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) registra, comunque, una variazione positiva del 5,1 per cento, frutto di una crescita del 27,7 per cento per i servizi e di un calo dello 0,8 per cento per i beni.

"Le ripercussioni della guerra in Ucraina hanno amplificato la crisi economica, che dura da due anni, e il caro energia. Frena dunque la crescita e accelera l'inflazione: uno scenario insostenibile per le nostre imprese", ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "Serve una reazione piu' rapida - in raccordo con l'Unione europea, come accaduto per la pandemia - per finanziare questa nuova e piu' grave emergenza e per ridare altro ossigeno al sistema imprenditoriale", ha aggiunto. 

Caro bollette, otto italiani su dieci tagliano le spese non essenziali 

Le bollette aumentano, la paura anche, e i consumi scendono. Per far fronte alla stangata sulle utenze domestiche, otto italiani su 10 dimezzeranno il budget destinato alle voci di spesa non essenziali, in particolare consumi in ristoranti e bar, viaggi e abbigliamento. Allo stesso tempo, quasi un italiano su due valuta di fare scorte dei beni primari - in particolare quelli alimentari - per paura di un boom dei prezzi o di un'interruzione delle forniture. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Ispos per Confesercenti su un campione di consumatori. Complessivamente solo il 9% degli intervistati affrontera' il caro-Bollette senza battere ciglio: il restante 91% adottera' qualche strategia di risparmio, arrivando a tagliare in media il 55% del budget previsto per le altre spese, quota che sale al 59% nelle regioni del Sud e delle Isole.