Economia

Esclusivo/ Confindustria, Edoardo Garrone scende in campo contro Gozzi

di Marco Scotti

Garrone attualmente è presidente del Sole 24 Ore ma soprattutto ha un lungo passato in Confindustria: è stato presidente del gruppo Giovani nel 2000

Edoardo Garrone pronto a candidarsi alla presidenza di Confindustria

Un tempo si sarebbe detto: clamoroso in Viale dell’Astronomia. Dopo Alberto Marenghi, dopo Antonio Gozzi, dopo Emanuele Orsini, ora sta per spuntare un’altra candidatura per la presidenza di Confindustria: si tratta di Edoardo Garrone. Il quale, secondo quanto può ricostruire Affaritaliani.it, ha sfilato ieri di fronte a un ristretto gruppo di “big” dell’imprenditoria milanese, un vero e proprio parterre de roi. La riunione è stata interlocutoria, ma l’impressione suscitata nei confronti dei presenti è stata molto positiva.

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Garrone attualmente è presidente del Sole 24 Ore ma soprattutto ha un lungo passato in Confindustria: è stato presidente del gruppo Giovani nel 2000 e vicepresidente con Luca Cordero di Montezemolo dal 2004 al 2008. È naturale pensare, però, che la candidatura dell’imprenditore genovese sia stata formulata per andare contro Gozzi. Anche perché la Liguria, per dimensione e per peso, non può competere con altre territoriali come la Lombardia o l’Emilia Romagna. Curioso che proprio ieri Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, abbia dichiarato in un’intervista a una testata locale che la sua associazione è pronta a sostenere Gozzi. Curioso perché Mondini è vicepresidente e membro del comitato strategico di Erg, l’azienda di proprietà della famiglia Garrone, oltre che cugino del nuovo aspirante al trono di Confindustria. 

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Gozzi, dal canto suo, prosegue la sua campagna elettorale che, dopo le indiscrezioni di Affaritaliani.it, ha dovuto anticipare. L’idea iniziale, infatti, era di annunciare la sua disponibilità dopo le festività natalizie, con grande clamore. Ma la strada è tracciata: il suo grande sostenitore è Giuseppe Pasini, che – pare – starebbe organizzando cene e iniziative per cementare il mondo dell’acciaio e della siderurgia in generale (si dice addirittura che siano state coinvolte aziende che riguardano la vendita e la gestione dei rottami ferrosi) per aiutare Gozzi. 

Solo che Garrone rappresenta uno scoglio non di poco conto. Per nome, tradizione e anche per azienda che gestisce si tratta di un vero e proprio “big” che riporta le lancette del tempo indietro di diversi anni. È tra l’altro presidente dell’ospedale Gaslini di Genova, una delle istituzioni più “pesanti” in città. E c’è chi mormora che la sua candidatura sia stata fatta da una posizione di “forza”: si considera superiore a Gozzi, ma anche agli altri candidati che hanno ricoperto, al massimo, la carica di vicepresidente, mentre Garrone bazzica Viale dell’Astronomia da quasi 25 anni. Inoltre, la discesa in campo di un gigante è la dimostrazione plastica della presa di coscienza della china negativa intrapresa da Confindustria nell’ultimo periodo. 

Infine, una nota su Alberto Marenghi. Il prescelto da Carlo Bonomi per la sua successione al momento avrebbe ancora un discreto serbatoio di voti, che si sta però svuotando visti i nuovi nomi che sono emersi nelle ultime settimane. A questo punto pare sempre più probabile che l’imprenditore mantovano possa decidere di indirizzarsi verso un’alleanza con il candidato più accreditato, in modo da spuntare una vicepresidenza di peso per questo quadriennio. Puntando, magari, al 2028. Un primo avversario pare già averlo per la prossima corsa a Viale dell’Astronomia: Marco Gay. Si vedrà, intanto iniziamo a goderci questa lotta che, da sonnacchiosa e quasi scontata che era, sta diventando sempre più accesa e avvincente.