Economia
Confindustria,Bonomi:"Molto preoccupato.Aziende italiane,una su tre a rischio"
Il presidente degli industriali boccia il Recovery Fund: "Non c'è un'idea sul futuro. Non ci hanno mai interpellati"
Confindustria,Bonomi:"Molto preoccupato.Aziende italiane,una su tre a rischio"
Carlo Bonomi torna a parlare dopo un lungo silenzio. Lo fa in un'intervista al Corriere della Sera in cui boccia senza mezze misure il piano per il Recovery Fund. "Siamo molto critici. Si è arrivati ad approvarlo senza dibattito né confronto. Non ci hanno mai interpellati. Quanto alla sostanza, ho cercato di leggerlo più volte ma non ci ho trovato una visione. Non c’è il senso di quale Paese vogliamo costruire. Non si parla di come rendere la società più moderna, inclusiva, aperta ai giovani e alle donne. Non c’è un percorso per il Sud. Non sono indicate riforme, obiettivi, indicatori di performance. Non ci sono i rendimenti attesi degli investimenti. Quasi non si parla di fisco".
"Non è questo - spiega il numero uno di Confindustria - il progetto adatto a cogliere un’occasione unica. Questo governo non ci ha mai dato risposte: zero sul piano Italia 2030 che portammo agli Stati generali, zero sul piano 2030- 2050 che abbiamo presentato all’assemblea generale". Bonomi esprime grande preoccupazione anche per il futuro delle industrie italiane.
"Siamo preoccupati. L’Istat - prosegue Bonomi al Corriere - stima che un terzo delle imprese italiane siano fortemente a rischio. Non significa che siano tutte destinate a fallire, ma è un numero che fa pensare anche perché la crisi non inizia oggi. Prima della pandemia il Pil era ancora del 4% sotto ai livelli del 2008 e dal 2017 abbiamo perso 32 mila imprese manifatturiere. Come ho detto: è tempo che la politica esca dalla gabbia dei personalismi e guardi in faccia la realtà".