Economia
Confindustria, Mattioli ammessa al voto. Sfiderà Bonomi
Le audizioni in videoconferenza per l'emergenza coronavirus in Consiglio generale sui programmi
Domani mattina i “Saggi” di Confindustria alzeranno il velo sul risultato delle consultazioni fra gli associati su Carlo Bonomi e Licia Mattioli durante il Consiglio generale fissato in agenda per le audizioni sui programmi dei candidati alla presidenza. Un appuntamento a cui Vincenzo Boccia non sarà presente e che fino a qualche ora fa si presentava col giallo: non si sapeva infatti ancora se Andrea Tomat, Andrea Bolla e Carmela Colaiacovo avrebbero ammesso Licia Mattioli al voto finale di designazione oppure presentato Carlo Bonomi come candidato unico, visto il “divario importante” post-consultazioni, spiega ad Affaritaliani.it una fonte di alto livello in Viale dell’Astronomia.
Stando a quanto risulta, invece, i "Saggi" ammetteranno alla designazione del 26 marzo anche l'imprenditrice orafa a cui era stata richiesta in maniera aggiuntiva lunedì sera dai "notai" di Viale dell'Astronomia la certificazione del 20% dei voti assembleari, le firme cioè dei presidenti delle associazioni che la sostengono. Documentazione che il presidente di Assolombarda aveva invece già prodotto prima dell'inizio delle consultazioni il 19 febbraio (presentate il 5) e che lo ammetteva di diritto al voto finale del Consiglio generale del 26 marzo. Un di più solo formale però, visto che nella fase di ascolto del Sistema da parte dei "Saggi", che hanno un ruolo notarile, il consenso pro-Mattioli raccolto aveva già raggiunto quella soglia. Da qui, il diniego dell’imprenditrice orafa a fare un passo indietro per i rilievi che le erano stati mossi.
Certo, in aggiunta poi c'erano le considerazioni politiche da parte di Tomat, Bolla e Colaiacovo sulla necessità di non spaccare Viale dell’Astronomia in un momento drammatico per il Paese, traghettando l’associazione, stando al consenso mappato, ad un tranquillo passaggio di consegne fra Boccia e Bonomi. Ma da statuto Mattioli aveva le carte in regola per essere ammessa al rush finale.
Una volta accettata l'ufficializzazione della candidatura, Mattioli e Bonomi illustreranno il proprio programma ai 179 membri del Consiglio Generale che, vista l'emergenza coronavirus, saranno collegati in videoconferenza.
Il 26 marzo, poi, sempre il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all'assemblea dei delegati. Il 30 aprile verrà votata la squadra di presidenza, composta da un massimo di dieci vicepresidenti. Infine, l'assemblea del 20 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.
@andreadeugeni