Economia
Coronavirus, Cura Italia: 10 mln ai vigili. Lamorgese finanzia straordinari
Il ministero dell'Interno ripartisce i fondi per finanziare il lavoro straordinario dei vigili urbani
Con un decreto di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Interno ha reso noti i criteri di ripartizione delle somme stanziate dall’ormai notissimo Decreto legge 18/2020, denominato “Cura Italia” che, all’articolo 115 prevede uno specifico stanziamento di 10 milioni di Euro per finanziare le prestazioni aggiuntive richieste al personale della polizia locale, sia nei comuni che nelle province e città metropolitane.
Il decreto legge 18, la cui conversione avverrà nei prossimi giorni, è già stato sottoposto all’esame del Senato con il ricorso alla fiducia e modificato nei termini previsti in un cosiddetto “maxi emendamento” che, inevitabilmente rimarrà invariato nell’altro ramo del Parlamento.
Il decreto ministeriale, in considerazione dello stanziamento, di dimensioni contenute, palesa la difficoltà di individuare una modalità che possa ristorare gli sforzi deli operatori di polizia locale ai quali si è richiesto il presidio costante del territorio, anche ai fini del controllo sul rispetto delle quarantene, senza alcuna possibilità di ricorrere al cosiddetto “lavoro agile” che ha consentito alla maggior parte dei dipendenti, di potere prestare servizio dalla propria abitazione.
Certamente le ore di servizio prestate dai “vigili” sono state numerose ed è probabile che non tutte possa essere adeguatamente remunerate, per ragioni oggettive, anche se, già nello stesso articolo 115 si riconosceva la possibilità di derogare uno dei “decreti Madia” (dlgs 75/2017) che impone il divieto di superare la spesa sostenuta negli anni precedenti, ma inevitabilmente, oggi ciò viene consentito, a condizione che si rispetti l’equilibrio di bilancio.
Gli enti locali, quindi, che non hanno disponibilità di bilancio potranno remunerare le ore di straordinario prestate dagli operatori di polizia locale facendo ricorso a questo stanziamento specificamente destinato all’emergenza.
Le somme stanziate risultano inevitabilmente insufficienti e dall’esame del prospetto (riportato ……), avendo applicato in modo oggettivo e uniforme i criteri della popolazione residente e del numero di casi di contagio accertati i Comuni a cui saranno trasferite somme significative sono, tra gli altri, Roma (220 mila euro), Milano (315 mila euro), Cremona (76 mila euro) Napoli (74 mila euro) Bergamo (83 mila euro) Brescia (99 mila euro) Torino (135 mila euro), Genova (66 mila euro) , Pesaro (51 mila euro) Palermo (235 mila euro). Tuttavia, l’esito del calcolo ha prodotto anche il risultato di attribuire a diversi Comuni somme dal valore simbolico come Valle dell’Angelo (11 euro), Serramezzana (15 euro), Provvidenti (5,59 euro) Roio del Sangro (4.82 euro) e altri ancora.
Certamente, pur nel rispetto della matematica, sarebbe stato opportuno evitare di annoverare tra i beneficiari anche gli enti a cui vengono riconosciute somme che non riescono a remunerare nemmeno un’ora di lavoro straordinario.
Peraltro, è bene rilevarlo, in quegli enti, solitamente le funzioni polizia locale sono attribuite a un numero esiguo di persone, a cui si richiede di presidiare aree del territorio molto ampie e non sempre ben collegate.
Come è comprensibile il provvedimento è stato salutato da qualcuno come un sostegno e da qualcun altro in modo difforme, tanto da annunciare l’adozione di provvedimenti di rinuncia delle somme stanziate, il cui valore, peraltro, deve essere inteso “al lordo”.