Economia

Covid, non tutti i mali vengono per nuocere:euro più forte rispetto al dollaro

di Daniele Rosa

Il Recovery Plan europeo potrebbe attirare capitali in Europa, dicono gli esperti del Forex

“Il dollaro potrebbe cadere a breve rispetto all’euro e e alle principali monete”: è la previsione prevalente di molti esperti che scambiano divise nel Forex. Sul mercato delle divise mondiali in media il volume d'affari, secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, ammonta a 5.100 miliardi di dollari al giorno, ovvero 210 miliardi di dollari l'ora.  La moneta statunitense è la protagonista assoluta.

Rispetto al 2016, i dati riferiti al 2019, sono in crescita del 30%. Non è comunque facile in questa girandola di scambi riuscire a prevedere i trend futuri ma, al  momento, l’opinione più gettonata degli osservatori è quella che il dollaro dovrebbe cedere terreno ed anche velocemente.

Le ragioni di questa stima sono diverse. In primis, e sopra tutto vi è l’altissimo disavanzo fiscale degli Stati Uniti, che prima o poi dovranno essere rifinanziati. Poi un’inflazione che con la ripresa rapida dell’economia americana comincia a farsi vedere con sempre maggiore intensità. Quindi il fatto che, finita la pandemia, il dollaro potrebbe non essere più considerato come moneta rifugio. Secondo le stime degli esperti, il prezzo di cambio euro/dollaro potrebbe essere a fine anno tra 1,23 e 1,25 o addirittura superarlo.

E questo non solo per la “debolezza” della divisa americana ma per la forza della politica europea che, finalmente, sostiene con forza importanti programmi di ripresa economica. Il Recovery Plan, che solo all’Italia darà qualcosa come 220 miliardi tra fondi perdita e prestiti, ne è un esempio poderoso e concreto.Molti pareri concordano che stavolta l'Europa, più degli Stati Uniti, attirerà nel breve capitali verso i fondi azionari europei, i principali beneficiari della rivalutazione attuale.

L’euro potrebbe così ritornare protagonista sul mercato. Lo yuan, la valuta cinese, non lo è più da tempo e puo’ essere considerata una moneta di riserva. Secondo molti osservatori però l'apprezzamento dello yuan rispetto al dollaro continuerà per tutto il 2021, da 6,35 yuan per dollaro nel secondo trimestre dell'anno a 6,25 a fine anno. Un rafforzamento che potrebbe durare fino al 2022.

Per la sterlina le previsioni, nel medio, non sono così ottimistiche. La ripresa economica nel Regno Unito potrebbe essere più veloce che in Europa con la Scozia che sembra, al momento, essersi calmata nelle sue richieste di indipendenza, ma la bilancia dei pagamenti e del deficit fiscale sono simili a quelli americani. Questi fattori potrebbero penalizzare la divisa inglese.

Insomma, in questo comprensibile caos forse l’Europa, che finalmente ha “aperto i cordoni della borsa”, potrebbe economicamente rafforzare la propria moneta. E forse questa è l’unica nota positiva dopo il dramma del Coronavirus.