Economia

CreVal, Lovaglio apre ai francesi: ok al voto sul rinvio del rinnovo del Cda

Dopo l'ennesimo botta e risposta, ieri in serata il CreVal ha accolto la proposta del Credit Agricole Italia in vista dell’assemblea del 19 aprile: all'ordine del giorno dell'assise del 19 aprile, due giorni prima della fine dell'Opa (salvo proroghe), il consiglio di amministrazione guidato da Luigi Lovaglio inserirà la sospensione della nomina del nuovo board almeno sino al termine dell'Opa in corso. 

La banca guidata da Luigi Lovaglio ha però nel merito respinto i rilievi mossi dal gruppo francese, spiegando di aver operato nella "più stretta aderenza alle regole di trasparenza e correttezza che si applicano ai soggetti interessati dall'Opa". 

Il consiglio del gruppo di Sondrio ritiene inoltre di "essersi limitato ad esercitare, nell'interesse di tutti gli azionisti, le prerogative di legge riconosciute all'emittente, fra le quali rientra certamente quella di poter esprimere, anche sulla base delle fairness opinion degli Advisor finanziari, un giudizio sulla non congruita' del corrispettivo dell'Opa".

Riguardo poi ai profili evidenziati da Credit Agricole Italia in merito al piano "Bonus Pool 2021", il Cda di Creval sottolinea che "anche le nuove politiche sulla remunerazione non prevedono alcun 'golden parachute' (paracadute d'oro, ndr), come è stato in maniera fuorviante rappresentato da Cai".

Citando la documentazione depositata per la prossima assemblea degli azionisti, il Cda indica che "le politiche chiariscono che, in caso di cessazione del rapporto in essere con un manager della banca, per motivi diversi dalla giusta causa, quest'ultimo non perda la componente variabile della remunerazione già maturata e differita negli anni, salva l'applicazione di malus e clawback, in piena conformità alla prassi di mercato e alla disciplina prudenziale in materia di politiche di remunerazione".