Economia
Cucinelli, da contadino a miliardario. La vecchia vita dello stilista
Nato in una famiglia di mezzadri, Cucinelli racconta di un passato in cui la sua famiglia dava oltre la metà del raccolto al padrone
Cucinelli, da contadino a miliardario. La vecchia vita dello stilista
Il protagonista che quest'anno registra un fatturato superiore al miliardo di euro proviene da una realtà rurale, quella autentica e antica, caratterizzata da una bellezza genuina ma anche da condizioni di vita difficili. Durante l'infanzia, ha lavorato nei campi in una casa sprovvista di comfort moderni, senza acqua calda ed elettricità. Nell'intervista concessa a Il Fatto Quotidiano, Brunello Cucinelli rivela dettagli della sua vita e delle sue radici contadine.
Recentemente insignito del premio di stilista 2023 in Cina e del prestigioso Neiman Marcus Fashion Award a Parigi, Cucinelli è stato oggetto di celebrazione anche a Milano, con l'ingresso della sua azienda nel Ftse Mib, l'indice azionario principale. Tuttavia, più che concentrarsi su lusso, cachemire e affari, Cucinelli preferisce discutere di filosofia e vita, specialmente del benessere dei lavoratori nelle sue aziende, dove guadagnano in media il 20% in più rispetto ad altri.
Nato in una famiglia di mezzadri, Cucinelli racconta di un passato in cui la sua famiglia dava oltre la metà del raccolto al padrone. Con un contratto inesistente, la famiglia viveva sotto la minaccia di essere licenziata da un giorno all'altro. La loro vita era dura, riscaldata anche grazie al calore degli animali nella stalla e con il ricorso a foglie di viti e ulivi durante l'inverno.
Il passato contadino di Cucinelli, caratterizzato da sacrifici e umiltà, ha influenzato molte delle sue scelte di vita. Dall'essere un giovane contadino a lavorare in fabbrica, il suo desiderio era quello di fuggire dalla vita rurale e diventare operaio con uno stipendio fisso. Un sogno realizzato quando la sua famiglia si trasferì a Perugia, aprendo nuovi orizzonti.
La sua formazione, benché non completa in Ingegneria, è stata arricchita dall'università della vita, soprattutto dal bar, dove discuteva di filosofia e altri argomenti con amici che frequentavano il liceo classico e scientifico. Il suo interesse per la filosofia è nato con la lettura di Kant, che ha portato alla scoperta dei filosofi greci.
Oggi, Cucinelli afferma di credere nel "capitalismo umanistico", sostenendo che i profitti debbano essere etici, dignitosi e morali. Nelle sue aziende, ha abolito le distinzioni tra contratti di impiegati e operai, puntando a garantire uguaglianza e dignità sul luogo di lavoro. Contrariamente alle teorie che sottolineano stipendi più bassi per ottenere maggiori profitti, Cucinelli crede che la felicità dei dipendenti porti a un lavoro migliore.
Nel panorama politico, Cucinelli ha un passato socialista, poi repubblicano e ora si colloca nel Partito Democratico (PD). Rispetto a figure come Elly Schlein, la trova meno contemporanea rispetto a Obama. Esprime apprezzamento per Giorgia Meloni, la considera più di centrodestra che di destra, e ha una buona opinione di Giuseppe Conte, impressionato dalla sua destrezza nel gioco del calcio.
Cucinelli sottolinea l'importanza di un approccio umano anche negli affari, con uffici che limitano il rispondere alle e-mail dopo le 17:30, promuovendo la sostenibilità umana oltre a quella ambientale. La sua visione di un capitalismo etico e la sua dedizione alla dignità sul luogo di lavoro gli hanno portato successo e riconoscimento internazionale, mentre il suo borgo restaurato a Solomeo è diventato un luogo di ispirazione per molti giovani.