Economia

Da Napoli parte l'appello della chimica verde per lo sviluppo ecosostenibile

Eduardo Cagnazzi

Bastioli anticipa ad Affaritaliani: "E' tempo di passare dalla strategia all'azione". La Bioeconomia in Italia vale 260 miliardi di euro e traina l'innovazione

“Nella bioeconomia è tempo di passare dalla strategia all’azione”. È questo l’appello che lancia da Napoli Catia Bastioli, presidente di Spring, il cluster nazionale della chimica verde che oggi, presso la sede del Banco di Napoli, terrà la propria assemblea a Napoli dal titolo significativo: “Bioeconomia in Italia: dalla strategia all’azione”.

“È tempo di ridisegnare l’intero modello di sviluppo traducendo la strategia nazionale sulla bioeconomia in un piano d’azione dettagliato che ponga obiettivi chiari e definiti nel breve e nel lungo periodo e soprattutto stimoli un modello di innovazione continua, applicata ai territori, per una reale accelerazione verso uno sviluppo sostenibile in grado di rigenerare le risorse naturali e di dare lavoro di qualità in Italia, assicurando la valorizzazione di quei prodotti bio-based che siano in grado di dare origine ad un sistema integrato con un ampio ventaglio di opportunità da cogliere e con ricadute tangibili nelle aree locali”, anticipa ad Affaritaliani, Bastioli.

La scelta di Napoli come sede dell’assemblea non è casuale. “La bioeconomia rappresenta una grande opportunità di crescita per il Paese, a partire dal Mezzogiorno, dove esistono già competenze e tecnologie per consentire progetti di riqualificazione territoriale con grandi potenzialità in termini di riconversione di siti industriali non più competitivi o abbandonati in bioraffinerie integrate, utilizzo di terreni marginali e inquinati, creazione di nuovi settori, nuovi prodotti e nuovi lavori. Dal capoluogo campano -aggiunge Bastioli- Spring vuole costruire un ponte verso tutto il Mediterraneo per far recuperare al nostro Paese la propria centralità economica, tutelare il nostro grande patrimonio di biodiversità e gettare le basi per uno sviluppo sostenibile che inietti innovazione di sistema al servizio dei territori e diffuso in tutta l’area, grazie alla bioeconomia coniugata con il paradigma dell’economia circolare”.

Secondo il Rapporto 2018 sulla Bioeconomia in Italia, realizzato dalla direzione Studi di Intesa Sanpaolo, la bioeconomia in Italia vale 260 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1,7 milioni di persone. La bioeconomia è un metasettore all’interno del quale l’industria chimica bio-based svolge un ruolo essenziale come traino di innovazione e sviluppo sostenibile, consentendo di portare sul mercato nuovi prodotti che presentano nel corso della loro vita performance migliorative rispetto a prodotti tradizionali o che permettono migliori opzioni di smaltimento.

“L’utilizzo di risorse naturali rinnovabili e la loro trasformazione in beni e servizi rappresenta il fulcro di uno sviluppo sostenibile e di una economia sempre più rispettosa dell’ambiente”, dichiara Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli che ospiterà l’evento. “In questo contesto la bioeconomia costituisce una risposta concreta ed un supporto rilevante a nuovi percorsi di crescita. Siamo lieti, dunque, di ospitare un momento di confronto su un tema così rilevante per lo sviluppo futuro. Avere l’opportunità di parlarne con autorevoli esponenti delle istituzioni, delle associazioni industriali e ambientaliste e del mondo della ricerca è occasione preziosa e testimonia l’interesse del mondo bancario per queste tematiche. Il nostro Gruppo bancario è pronto a cogliere le opportunità di crescita offerte dallo sviluppo della bioeconomia, non solo in Italia ma anche in altri paesi del Mediterraneo, area questa che diviene sempre più centrale per flussi commerciali e prospettive di crescita, aspirando a diventare punto di riferimento nel finanziamento di iniziative dedicate”.