Economia
Dalla Bce al Pil, la settimana macroeconomica tra insidie e venti di ottimismo
Nel primo trimestre 2023 gli analisti si aspettano un nuovo rallentamento della crescita, con profitti in calo del 5,9%
L'agenda macroeconomica della settimana è impegnativa, con l’attenzione degli investitori statunitensi sulle letture sul mondo del lavoro (NonFarm Payrolls questo venerdì) e le due testimonianze del presidente della Fed Jerome Powell davanti al Congresso. Dopo la decisa crescita di nuovi posti di lavoro dello scorso mese (517 mila) le attese sono per una aggiunta di 200 mila posti, con un tasso di disoccupazione al 3,4% (minimo di oltre 50 anni) ma con una possibile sorpresa al rialzo sulla retribuzione, vista in crescita al 4,7%. Prima del dato di venerdì gli investitori potranno analizzare le letture di mercoledì con le variazioni occupati nel settore privato (ADP) e le aperture di nuovi posti di lavoro (JOL.
In Europa nuovo discorso del presidente Bce Lagarde atteso per mercoledì a Ginevra. Con un rialzo atteso essere di 50 punti base, non dovrebbero ormai esserci grosse sorprese. Nell’Eurozona saranno inoltre pubblicate le stime finali del PIL del quarto trimestre, le aspettative dei consumatori e le vendite al dettaglio di gennaio, mentre la Germania pubblicherà i dati sulla produzione industriale e il commercio al dettaglio, entrambi visti in ripresa dopo i forti cali di dicembre. Banche Centrali protagoniste questa settimana, con le decisioni attese soprattutto in Canada, Australia e Giappone.
Sul mondo delle criptovalute la capitalizzazione complessiva si contrae per la seconda settimana consecutiva. L’effetto Silvergate, con il titolo che la scorsa settimana ha ceduto il 59% del proprio valore (-97% dai massimi di novembre 2021), in seguito alle preoccupazioni del mercato sulla sua sostenibilità finanziaria dell’asset class, ha certamente influito sull’umore degli investitori. Tutto questo nonostante il deciso ritorno in scena degli NFT, con volumi che hanno registrato un aumento del 117% da gennaio a febbraio, raggiungendo i 2 miliardi di dollari per la prima volta da maggio 2022 e con il fork Shanghai di Ethereum in primo piano.
*market analyst di eToro