Economia

Decreto Liquidità, migliaia di piccole e medie imprese chiedono aiuto a Ga.Fi.

Eduardo Cagnazzi

Il presidente Caputo: "Il nostro Confidi sta ricevendo in questi giorni richieste di prestiti da parte di aziende, professionisti ed operatori economici".

Ad appena due giorni dalla pubblicazione del primo modulo sul sito del Fondo Centrale di Garanzia (quello per le richieste fino a 25mila euro) e Ga.Fi., unico Confidi campano vigilato da Banca d’Italia e tra i più strutturati sul territorio nazionale, ha già ricevuto migliaia di richieste di sostegno da parte di aziende e professionisti, scoraggiati dall'ingorgo delle procedure generato dalla mancanza di misure operative certe e semplificate.

All'Organismo di garanzia presieduto da Rosario Caputo si sono rivolte imprese di varie dimensioni (fatturato e numero di dipendenti) e operanti in diversi settori merceologici (da segnalare una incessante richiesta di aiuto da parte di operatori turistici e della ristorazione), professionisti appartenenti a vari ordini, nonché associazioni datoriali in rappresentanza di un consistente numero aziende.

Tutti i soggetti che si sono rivolti a Ga.Fi. nelle ultime ore hanno un solo comune denominatore: urgente e immediato bisogno di liquidità. “Il nostro Confidi -dichiara Rosario Caputo, presidente di Ga.Fi-  sta ricevendo tantissime richieste da parte di aziende, professionisti, piccoli operatori economici, associazioni d’imprese, come era prevedibile, che chiedono di essere supportate per accedere ai prestiti previsti dal Decreto Liquidità. In questa fase delicata, stiamo cercando di sostenere e guidare al meglio chi decide di rivolgersi a noi. Abbiamo attivato un servizio consulenziale rapido ed efficace che prevede da un primo orientamento finanziario fino ad arrivare all'ottenimento del finanziamento vero e proprio. L’iniziativa ha un solo obiettivo: fare arrivare le risorse necessarie il più velocemente possibile a chi chiede il nostro supporto. L’urgenza di fare presto -sottolinea Caputo- è dettata dalla vera emergenza che accomuna tutte le richieste pervenute: l’illiquidità delle imprese. Non basta pensare a famiglie e lavoratori: se le imprese non incassano, non potranno mantenere i propri impegni e quindi si attiva il vero corto circuito ……!!!”.

“Per favorire l’afflusso di liquidità alle piccole e medie imprese colpite dall'emergenza -conclude Caputo- Ga.Fi., in quanto Confidi vigilato ex art. 106 del Tub, può diventare uno strumento di accesso al credito ed erogare piccoli finanziamenti direttamente alla piccola e microimpresa di tutti i settori economici della Campania, compreso i liberi professionisti per importi fino a 25mila euro.   In pratica, e Ga.Fi. già lo fa, si potrà operare come normali sportelli bancari, avendone i requisiti, le competenze, le capacità, radicamento territoriale e l’organizzazione anche perché costantemente monitorato da Banca d’Italia”.

Ancor prima che andassero in vigore i Decreti “Cura Italia” prima e “Liquidità” dopo, Ga.Fi. si era subito attivata per essere al fianco delle imprese durante questa delicata emergenza. Infatti, è stato subito reso disponibile per le pmi il prodotto “Gmonitoring”, permettendo ad esse un risparmio fino al 50%, delle commissioni di garanzia rispetto alle condizioni ordinarie, oltre a monitorare “mensilmente” la propria situazione creditizia attraverso la Centrale Rischi e la Crif, facendo in modo di mantenere il più possibile sotto controllo e inalterato il proprio standing creditizio ai fini dell’accesso al credito.