Economia

Decreto Sostegno a 'passo di lumaca': oltre 3 mesi per i soldi alle imprese

Dopo un anno di pandemia da Covid gli auiti alle imprese arrivanno ancora troppo in ritardo. Il report della Cgia

"Il ritardo nei tempi di erogazione di queste risorse - afferma la Cgia - appaiono del tutto ingiustificabili. Le aziende, soprattutto quelle di piccola e micro dimensione, non possono attendere così a lungo. Il crollo del fatturato e la conseguente mancanza di liquidità subita in questi ultimi mesi stanno infatti spingendo verso il baratro tantissimi operatori economici che rischiano di ricevere i soldi fuori tempo massimo, ovvero, dopo che molti di questi avranno cessato definitivamente la propria attività. E che questi 32 miliardi fossero anche del tutto insufficienti lo si era capito sin dall’inizio. Prova ne sia che, da qualche settimana, negli uffici del ministero dell’Economia e delle Finanze circolano alcune simulazioni di un possibile nuovo disavanzo di bilancio di almeno 20 miliardi di euro che potrebbe essere approvato dalle due Camere nelle prossime settimane. E’ evidente che anche questo importo appare poca cosa se lo rapportiamo alla dimensione delle perdite subite dalle imprese e da tutto il mondo del lavoro autonomo. Per questo è necessario fare un ulteriore sforzo, approvando delle misure di indennizzo che arrivino a toccare almeno i 50 miliardi di euro".

Al netto di ristoranti, bar, alberghi e le attività che ruotano attorno al settore turistico, in massima parte chiuse a causa delle misure di confinamento in corso, secondo la Cgia i comparti che più degli altri si trovano in affanno e chiedono un sostegno economico sono fieristi/ambulanti, in particolar modo quelli con posteggi presso le aree interessate da eventi e stadi; attività culturali e spettacolo (cinema, musei e teatri); commercio al dettaglio (in particolar modo abbigliamento e calzature); cura della persona (barbieri, parrucchieri e centri estetici); eventi (concerti, congressi, matrimoni, cerimonie, etc.); sport, tempo libero e intrattenimento: come palestre, piscine, discoteche, feste di paese, parchi divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo viaggiante); trasporto persone (taxi, autonoleggio con conducente e bus operator).