Economia

Def, giù le stime di crescita. E il debito cala meno del previsto

Sono numeri non esaltanti quelli che Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan si apprestano a rendere pubblici nel Def, documento di economia e finanza, al termine dell'esame del cdm. Nel 2016 infatti il Pil italiano si attesterà all'1,2% (contro la precedente stima di +1,6%), per poi accelerare negli anni successivi. Lo si legge nella bozza del Def, che l'ANSA ha visionato e pubblica in anteprima. Il Pil reale è previsto in crescita dell'1,4% nel 2017, dell'1,5% nel 2018 ed infine dell'1,4% nel 2019.

Il debito pubblico italiano scenderà nel 2016 al 132,4% dal 132,7% del Pil del 2015. La discesa prevista nella Nota di aggiornamento di settembre era più marcata, con una previsione di debito quest'anno al 131,4%. "L'inversione della dinamica del debito - si legge nella premessa del Documento firmata da Pier Carlo Padoan che oggi pomeriggio arriverà in consiglio dei ministri - è un obiettivo strategico del governo". 

Nel 2016 il rapporto deficit Pil scenderà dal 2,6% al 2,3%, scrive ancora l'ANSA. Negli anni successivi spazio di bilancio addizionale "verrà generato da maggiori entrate e risparmi di spesa, realizzati mediante un ampliamento del processo di revisione della spesa". In questo modo il deficit scenderà all'1,8% nel 2017, raggiungendo "un lieve surplus" nel 2019