Economia

Digital transformation, come innovare in azienda: strategie di leadership

“The Frame, Human Innovation”: all'incontro hanno partecipato, tra gli altri, Claudio Descalzi (Eni), Monica Poggio (Bayer), Francesco Caio (Saipem)

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato ENI, è intervenuto all’incontro “The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee”. Guarda l’intervista di Affaritaliani.it

“In Eni abbiamo fatto di necessità virtù”, ha detto Claudio Descalzi, Amministratore Delegato Eni, parlando in apertura dell'incontro organizzato da KPMG in collaborazione con l'Economia del Corriere della Sera, che si è svolto oggi alla Pelota, a Milano. “Il momento in cui si anticipano le cose è il momento in cui non si fa quello che fanno gli altri: quando segui quello che fanno gli altri arrivi quasi sempre ultimo”.

“Veniamo da sei anni terribili nel mondo dell’Oil&Gas integrato; il settore ha visto infatti i prezzi più bassi di sempre. ENI ha fatto scelte diverse e questo ci ha salvato. Abbiamo investito e innovato, ad esempio, sulla parte delle competenze, della ricerca e dell’esplorazione: siamo la prima società a livello esplorativo e questo ci ha permesso di ridurre i costi. Nel 2010, quando ho esposto l’idea di puntare sull’esplorazione, ci hanno preso per pazzi. L’innovazione è un atto di fede che poi diventa un atto d’amore”, ha detto Descalzi riferendosi al fatto che per fare innovazione in azienda è necessario da un lato non fare quello che fanno gli altri, ma d’altro canto è altrettanto importante coinvolgere tutta l’azienda nel processo di innovazione.

Non c’è innovazione senza tecnologia e competenze: “In quattro anni e mezzo abbiamo investito in ricerca scientifica e aumentato del 40% il numero di ricercatori. Nel 2014-15 abbiamo iniziato ricerche scientifiche che ad oggi sono già implementabili sul mercato. Siamo stati gli unici a ridurre il debito (del 45%), mentre tutti lo aumentavano. Questo è stato possibile grazie alla riduzione del time to market: noi ci mettiamo due anni e mezzo, tre, ad andare sul mercato con un nostro progetto innovativo, mentre la media è di sei anni”. È chiaro come questo risultato abbia permesso all’azienda di recupere in tempi rapidi gli investimenti.

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Descalzi, Eni: “Innovazione, un atto d’amore che coinvolge tutta l’azienda”

Uno dei settori nel quale Eni sta investendo di più è quello dell’economia circolare, e cioè “la capacità di trasformare rifiuti organici in energia.  Abbiamo riconvertito la raffinazione standard in processi più semplici”, ha detto Descalzi che poi ha sottolineato come i risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza le competenze e il coinvolgimento di tutta l’azienda nel processo di innovazione. “Siamo riusciti a far penetrare il cambiamento in ognuna delle persone che lavorano in Eni”. Per raggiungere questo obiettivo, il manager si è esposto in prima persona attraverso la creazione di un blog: “Rispondo alle domande che mi vengono fatte e racconto i processi in atto in azienda. Non è possibile che le persone che sono fuori da Eni sappiano le cose prima dei dipendenti. È stata una decisione distruptive, ma credo che non abbia senso avere una visione che non sia concepita con gli altri. L’idea si realizza solo attraverso gli altri, è davvero un atto d’amore”.

Monica Poggio, Amministratratrice Delegata Bayer, è intervenuta all’incontro “The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee”. Guarda l’intervista di Affaritaliani.it

Monica Poggio, Amministratrice Delegata Bayer: “Vogliamo persone più imprenditoriali in contesti gerarchici più verticali, ma questa è una contraddizione. Lo stimolo forte è avere la consapevolezza che a differenza delle macchine noi pensiamo e non dobbiamo smettere di farlo, non solo: noi pensiamo in maniera sistemica. Riuscire a recuperare una visione sistemica è quello che ci guida in azienda”.

La scelta delle parole non è banale: “Io in azienda non parlo più di cambiamento, parlo di trasformazione. Lavorare sulla trasformazione è uno dei compiti del leader, così come ritengo che un altro dei compiti del leader, al di là di cerare il consenso, credo sia proporre un senso, un significato di quello che sta succedendo”.

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VIDEO - Poggio, Bayer: "Digitale: serve un cambio culturale e di mindset"

Francesco Caio, Presidente Saipem, è intervenuto all’incontro “The Frame, Human Innovation. Idee per nuovi leadership, leader per nuove idee”. Guarda l’intervista di Affaritaliani.it

Francesco Caio, Presidente Saipem: “La responsabilità della leadership aziendale è anche quella di definire un futuro credibile. Io vedo una asimmetria tra la potenza dei mezzi che la tecnologia ci dà e la pochezza di intenti”.

È con lo sguardo rivolto al futuro che l’azienda ha annunciato un consistente processo di reclutamento, tutto incentrato sul digitale, rivolto alle nuove generazioni. Saipem ha previsto infatti, solo nel 2019, l’inserimento di 800 risorse italiane, in prevalenza laureate in Ingegneria. Da sottolineare il fatto che un terzo delle assunzioni riguarderà giovani sotto i 30 anni da coinvolgere nella trasformazione in atto nel mondo dell’energia e che possano proporre soluzioni sempre nuove ad alto contenuto tecnologico e innovativo.

“Senza tecnologie non sarebbe neanche pensabile risolvere, ad esempio, il problema della lotta al cambiamento climatico”.

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VIDEO - Caio, Saipem: "Compito della leadership è indicare un futuro percorribile"

“Oggi la leadership deve prendersi responsabilità delle decisioni che devono essere rivolte teleologicamente verso una costruzione di un futuro credibile. È necessario quindi un adeguamento: servono fini coerenti alla potenza dei mezzi che abbiamo a disposizione”.

(in aggiornamento)