Economia

Donnet: "Generali deve restare un gruppo italiano e indipendente. E su Natixis..."

Il ceo del Leone tranquillizza sul trasferimento all'estero dei risparmi degli italiani

di redazione economia

Generali, Donnet: "Nessun muro contro muro con il governo italiano per Natixis"

Cresce l'attesa per l'assemblea di Generali, il colosso assicurativo, in programma a Trieste per il prossimo 24 aprile. Gli azionisti saranno chiamati a votare il rinnovo del consiglio, inclusi i vertici del gruppo. Si presentano tre liste di nomi: quella di maggioranza a 12 presentata da Mediobanca che ricandida il ceo Philippe Donnet e il presidente Andrea Sironi con un piano strategico al 2027; poi c’è la lista di minoranza, con sei nomi, del gruppo Caltagirone (azionista con il 7% circa del Leone); infine ci sono le quattro candidature dei fondi sotto il cappello di Assogestioni. Donnet svela alcuni dettagli del suo piano per Generali e rassicura: "Il gruppo - spiega il ceo del Leone a Il Corriere della Sera - resterà indipendente e italiano". Il riferimento è al caso Natixis.

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"L’accordo con la banca francese Bpce, proprietaria di Natixis, - spiega Donnet - non ha un impatto su questo piano. Sono in corso le consultazioni con i sindacati francesi che si concluderanno a fine maggio, poi partirà il processo autorizzativo con le autorità italiane". Donnet esclude il muro contro muro col governo italiano, che potrebbe decidere di mettere il golden power per fermare l'operazione. "Il procedimento autorizzativo - spiega Donnet al Corriere - ci offre l’opportunità di illustrare tutti gli aspetti di un accordo che abbiamo proposto perché riteniamo sia molto buono per Generali e per tutto il sistema Paese. Sarà l’occasione per fare chiarezza sui dubbi e sulle perplessità. Se, diversamente, durante il processo emergessero ancora riserve reali o incomprensioni da parte dell’esecutivo, il consiglio non potrà certo ignorarle".

Donnet poi rassicura sul risparmio degli italiani: "Non finirà all'estero. La regolamentazione impone alle compagnie di decidere come e dove investire, fino all’ultimo euro. Generali manterrà sempre il pieno controllo sui soldi che i nostri clienti ci affidano. D’altronde in Italia, da sempre, diverse società danno mandati a gestori stranieri. Finora nessuno si è mai preoccupato di questo. Oltretutto, in più, noi avremmo il co-controllo".

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