Draghi in prima sui media "ecofin". Super Mario pronto per la leadership Ue

Alle prime pagine dei giornali economici stranieri, e non solo, di tutto il mondo c'era già abituato. Così Mario Draghi, nuovo premier incaricato da Sergio Mattarella, non si farà sorprendere dal fatto che il suo nuovo ruolo da potenziale primo ministro di un governo in Italia è finito oggi sulle home page di tutte le principali testate economico-finanziarie del globo.

Dall'americano Wall Street Journal, la testata di riferimento assieme al Financial Times degli investitori internazionali, ai giornali di punta del Vecchio Continente come il tedesco Handelsblatt o il francese Les Echos o, ancora, lo spagnolo El Economista che titola: "Il ritorno del salvatore dell'euro". Poi, l'agenzia di stampa statunitense Bloomberg.

C'è grande attenzione sul nuovo ruolo che l'ex banchiere centrale europeo potrebbe rivestire in Italia (il condizionale è d'obbligo, visto che anche se si tratta di un governo istituzionale c'è da verificare il consenso in Parlamento) e, in seconda battuta in un'Unione europea, presto orfana di Angela Merkel (visto che a fine settembre la Germania andrà al voto ponendo fine all'ultime esecutivo della Cancelliera) e qualche mese dopo anche di Emmanuel Macron, con la Francia che terrà le elezioni politiche a maggio 2022. 

Secondo alcuni investitori, con Berlino che cambierà premier entro la fine dell'anno e la Francia che assumerà la presidenza del Consiglio dell'Ue nel gennaio 2022, si potrebbe aprire una finestra temporale sufficientemente lunga per consentire a una leadership comunitaria forte, come quella di Draghi, per una spinta sostenuta alla riforma delle regole di bilancio post Covid nell'Eurozona ovvero quelle regole fiscali la cui applicazione è stata sospesa per l'emergenza sanitaria.

In questo contesto, ad esempio secondo Bank of America, l'ex presidente Bce potrebbe avviare un dibattito più ampio non solo sulla necessità di evitare una stretta prematura sulle politiche di bilancio, ma anche sulla necessità di ampliarle. Insomma, Draghi potrebbe creare le condizioni per un miglioramento dell'impalcatura comunitaria. 

@andreadeugeni