Economia

Economia, 2021 anno di ripresa ma anche di corsa dell'inflazione: un bilancio

Se il 2020 è stato l'anno del Covid, il 2021 dal punto di vista economico è stato quello della ripresa e del Recovery Plan. Ma anche della corsa dell'inflazione

Il rimbalzo dell'economia nel 2021 è riuscito e il 2022 sarà l'anno delle banche centrali

Gli ultimi 12 mesi non sono di certo andati lisci sul fronte della pandemia: a causa della recrudescenza dei casi, i governi sono stati costretti a nuove misure di restrizione che hanno avuto un impatto sui consumi e hanno frenato in alcuni momenti la corsa del Pil.

Non solo, le nuove varianti, Delta prima, Omicron poi, hanno minato a piu' riprese la fiducia degli investitori. E i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento hanno determinato a livello globale una corsa dell'inflazione, creando un nuovo grattacapo per le banche centrali e offuscando l'ottimismo dovuto al lancio delle campagne vaccinali.

Il rimbalzo dell'Economia e' comunque riuscito e a questo punto il 2022 sarà l'anno delle banche centrali, dal momento che nei prossimi mesi cominceranno a restringere la loro politica monetaria, riducendo gli aiuti concessi a famiglie e imprese ma lasciando anche diversi interrogativi sulle conseguenze possibili. 

2021, un bilancio economico

L'inizio dell'anno si apre all'insegno dell'incertezza dovuta alla seconda ondata della pandemia da Covid-19, i timori per la situazione politica negli Stati Uniti dopo l'assalto di un gruppo di manifestanti a Capitol Hill e il World Economic Forum che ha accusato i Paesi di aver ignorato per anni i pericoli di una pandemia, con possibili ripercussioni a lungo termine sull'Economia globale.

Il 5 la Banca mondiale pubblica un report in cui rivede al ribasso le stime di crescita del Pil mondiale che nel 2021 dovrebbe crescere del 4% invece del 4,2% previsto. Da Washington trapela pessimismo, dovuto principalmente ai timori per la nuova ondata di contagi da Covid-19 e avverte: la ripresa ci sara' solo dopo una massiccia campagna di vaccinazione dal virus.

In Cina intanto i dati sul 2020 registrano il Pil di Pechino ha continuato a crescere anche nell'anno della pandemia, evitando la recessione (+2,3%) dato che porta le borse di Shanghai e Shenzen a segnare nuovi record.

Il 6 e' il giorno di Capitol Hill. Un gruppo di manifestanti pro-Trump assaltano il palazzo del Congresso. Il timore diffuso e' di un crollo dei listini americani che dopo quello di marzo 2021 avevano recuperato il terreno perduto. Timori cancellati il giorno successivo quando gli investitori hanno ignorato del tutto le tensioni politiche e fiduciosi di nuovi stimoli all'Economia hanno portato Wall Street su nuovi record, con il Nasdaq che supera per la prima volta i 13.000 punti.

Poco influenti anche gli avvertimenti della Fed che nelle ore precedenti aveva previsto un ritorno alla 'vita normale' solo nella seconda meta' dell'anno, perche' la prima parte del 2021 sara' caratterizzato da crescita debole e timori per nuove chiusure.

Il 14 il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, annuncia un nuovo piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari per rilanciare l'Economia. Un 'piano di salvaguardia', dice Biden, per sostenere i redditi piu' bassi. Il 19 e' il giorno dell'allarme del World Economic Forum, che nel suo Global risk report accusa: per 15 anni e' stato ignorato l'allarme sui rischi legati ad una pandemia, ora gli effetti rischiano di pesare sul mondo delle imprese, del lavoro e sulle giovani generazioni sulle quali si sono abbattute due crisi economiche globali.  

Il 21 la Banca centrale europea avverte: la recrudescenza della pandemia di coronavirus mette a rischio la ripresa e l'attivita' economica potrebbe risultare in calo anche nei primi tre mesi del 2021. Francoforte conferma la stima di una crescita del Pil dell'Eurozona ma si dice anche pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti se sara' necessario: "Niente puo' essere escluso". Christine Lagarde lascia i tassi invariati, cosi' come entita' e durata del Pepp, mentre annuncia che il programma di acquisto per l'emergenza pandemica da 1.850 miliardi di euro restera' in vigore fino a marzo del 2022.

Febbraio, luci in fondo al tunnel

Ventotto giorni segnati da una ripresa di fiducia. Le prime riaperture portano il petrolio ai livelli pre-Covid, l'Eurozona vede 'la luce in fondo al tunnel' e l'Italia riesce a intravederla piu' forte rispetto ad altri anche grazie al buon impatto sul piano internazionale della nomina di Mario Draghi Presidente del Consiglio. Le borse vedono alti e bassi, ma continuano a segnare nuovi record.