Embraco, Whirpool tira dritto: confermati i 500 licenziamenti
Niente dietrofront: l'impresa del gruppo Whirpool conferma i 497 licenziamenti per i 537 addetti della sua fabbrica di Riva presso Chieri
Embraco ha confermato i 497 esuberi su 537 lavoratori impiegati nello stabilimento di Riva di Chieri (Torino) e "non ha presentato alcun piano industriale". Lo hanno riferito Uilm e Fiom, al termine dell'incontro tra azienda e sindacati all'Unione Industriale di Torino, precisando che l'azienda "ha dato mandato a Ranstad HR Solutions di valutare manifestazioni di interesse da parte di eventuali società interessate a investire a Riva di Chieri avviando una reindustrializzazione e, sempre secondo le dichiarazioni dell'azienda, ci sarebbe più di un soggetto che ha formalizzato un interessamento".
"L'azienda e le istituzioni devono trovare una mediazione, non possono arroccarsi su posizioni che non consentono la risoluzione del caso. È inaccettabile che tra 56 giorni, in mancanza di novità, i lavoratori vengano espulsi dalla fabbrica. La concessione di un ammortizzatore sociale in grado di dare tempo per trovare una soluzione è necessaria come l'impegno da parte aziendale di farsi carico e manifestare nei fatti, non solo a parole, la volontà di andare incontro alle richieste dei lavoratori, impegnandosi per ridurre ai minimi termini la perdita di posti di lavoro e quindi l'impatto sociale sul territorio" hanno dichiarato Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per il sindacato.
"Di nuovo oggi non abbiamo avuto davanti un interlocutore. Il Governo deve avere un ruolo più incisivo e chiamare al tavolo chi decide, cioè i vertici della Whirpool. Oggi ci hanno confermato il fatto che tra 56 giorni scade la procedura e ci troveremo di fronte a un massacro sociale" hanno attaccato Lino La Mendola, della segreteria Fiom di Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per il sindacato.