Economia
Enel, 36 mld di investimenti entro 2026. Focus su rinnovabili
Enel presenta il nuovo piano industriale 2024-2026, annunciando 35,8 miliardi di euro di investimenti, di cui la metà (49%) in Italia
Enel, quasi 36 mld di investimenti entro il 2026: il nuovo piano industriale tra rete, clienti e rinnovabili
Tra il 2024 e il 2026, Enel ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro attraverso maggiori investimenti nelle reti dove è presente un quadro regolatorio equilibrato e stabile, facendo anche leva sull’accesso a finanziamenti europei e a un approccio a minore intensità di capitale e di rischio nelle rinnovabili, grazie anche a un nuovo modello di business fondato su partnership. Lo prevede il nuovo piano strategico del gruppo. Dopo la presentanzione il titolo Enel chiude in negativo (-0,39%).
In particolare, 18,6 miliardi di euro circa di investimenti lordi saranno investiti nelle Reti, con focus su miglioramento di qualità, resilienza e digitalizzazione nonché su nuove connessioni, a conferma della centralità dei business regolati nella strategia del Gruppo. Saranno 12,1 miliardi di euro circa gli investimenti lordi nelle Rinnovabili, con decisioni di investimento più selettive, puntando su eolico onshore, solare e batterie di accumulo, facendo anche leva sul repowering.
Inoltre, saranno 3 i miliardi di euro circa gli investimenti lordi nei Clienti, con una gestione attiva del portafoglio clienti del Gruppo mediante offerte bundled multi-play, che includano beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico touchpoint.
Enel, il 49% degli investimenti sarà in Italia
Enel, come scrive l’Agi, prevede di concentrare gli investimenti in aree caratterizzate da rendimenti visibili, un quadro regolatorio remunerativo nonché contesti macroeconomici e politici stabili, con il 49% degli investimenti lordi in Italia, il 25% in Iberia, il 19% in America Latina e il 7% in Nord America.
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Enel, Cattaneo: “Gruppo più snello e flessibile per affrontare sfide future”
“La Strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro". A sottolinearlo è l'amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, commentando le nuova strategia 2024-2026 del gruppo.
"Nei prossimi tre anni - spiega l'ad- adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. La disciplina finanziaria sarà il fondamento - evidenzia - della nostra Strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti.”
Enel, nel 2026 Ebitda ordinario tra 23,6 e 24,3 mld
Enel prevede che l'Ebitda ordinario del Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026.
Enel, nel 2026 utile in crescita fino a 7,1-7,3 mld di euro
Enel prevede che nel 2026 l’Utile netto ordinario del Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro.
Enel, in 2024-2026 dividendo fisso minimo pari a 0,43 euro
Nel piano strategico dei prossimi due anni, il gruppo Enel prevede di mettere in campo una politica dei dividendi 'semplice e attrattiva', con un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'Utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
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Enel, tra 2024-2026 investimenti lordi su Reti per 18,6 mld di euro
Tra il 2024 e il 2026 il Gruppo ha pianificato investimenti lordi nelle Reti pari a circa 18,6 miliardi di euro nelle Reti, di cui 15,2 miliardi di euro circa al netto di finanziamenti. L’allocazione di capitale nelle reti è adattata in funzione dei piani di remunerazione di ciascun Paese, con una concentrazione degli investimenti sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio più equilibrato e chiaro, in particolare in Italia dove il Gruppo prevede di allocare circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, pari a un aumento del 47% rispetto al 2021-2023 pro-forma a parità di perimetro.
Come scrive l’Agi, si prevede che gli investimenti nelle reti si concentreranno su miglioramenti in termini di qualità, resilienza e digitalizzazione, nonché sulle nuove connessioni. Nell’arco di Piano, si prevede che tali investimenti porteranno a una riduzione del 4% circa dell’Indice Saidi (System Average Interruption Duration Index) e un aumento dei volumi di elettricità distribuita (dai 447 TWh stimati nel 2023 ai 466 TWh attesi nel 2026).
Grazie a questa allocazione del capitale, si prevede che l’Ebitda ordinario relativo alle Reti raggiunga circa 8,4 miliardi di euro nel 2026, con un incremento di circa 1 miliardo di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”.
Ceduti asset in Perù. Enel, debito ridotto di 1,6 mld
Le controllate di Enel, Enel Américas e Enel Perú, quest’ultima controllata da Enel tramite la società quotata cilena Enel Américas, hanno sottoscritto un accordo con Niagara Energy, società peruviana controllata dal fondo di investimento globale Actis, per la cessione della totalità delle partecipazioni detenute dal Gruppo Enel nelle società di generazione elettrica Enel Generación Perú e Compañía Energética Veracruz. Lo comunica Enel.
In particolare, l’accordo prevede che Niagara Energy acquisirà le partecipazioni detenute da Enel Perú ed Enel Américas in Enel Generación Perú (pari, rispettivamente, a circa il 66,50% e al 20,46% del capitale sociale di quest’ultima) e da Enel Perú in Compañía Energética Veracruz (pari al 100% del capitale sociale di quest’ultima) a fronte di un corrispettivo totale di circa 1,4 miliardi di dollari USA (circa 1,3 miliardi di euro), corrispondenti a circa 2,1 miliardi di dollari USA in termini di enterprise value complessivo (circa 1,9 miliardi di euro1, riferito al 100%). Tale corrispettivo è soggetto ad aggiustamenti usuali per questo tipo di operazioni in considerazione del tempo che intercorrerà tra la sottoscrizione dell’accordo e il perfezionamento dell’operazione.
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Si prevede che, complessivamente, l'operazione genererà una riduzione dell'indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,6 miliardi di euro nel 2023-2024 (circa 0,4 miliardi di euro nel 2023 e 1,2 miliardi di euro nel 2024), e un impatto positivo sull'utile netto del Gruppo reported nel 2024 di circa 60 milioni di euro. Non sono invece previsti impatti dell'operazione sui risultati economici ordinari del Gruppo.
Il perfezionamento della cessione, atteso entro il secondo trimestre del 2024, è soggetto ad alcune condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni, tra cui l’approvazione da parte della competente autorità in materia di concorrenza in Perù. La cessione delle partecipazioni detenute in Enel Generación Perú sarà effettuata tramite un'offerta pubblica di acquisto totalitaria che Niagara Energy si è impegnata a lanciare al verificarsi delle condizioni sospensive previste dall’accordo.
La cessione è in linea con le Priorità Strategiche del Gruppo, che prevedono il riposizionamento di Enel su Paesi nei quali il Gruppo ha un potenziale di crescita più elevato e una presenza integrata, nello specifico Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.
Il Gruppo Enel è un operatore energetico leader in Perù dal 2007, attivo nel settore della distribuzione e fornitura di energia elettrica con circa 1,6 milioni di utenti finali a Lima Nord. Il Gruppo è attivo in Perù anche nel settore della produzione di energia elettrica, con oltre 2,4 GW di capacità installata, di cui la maggior parte da fonti rinnovabili, oltre che nei settori della generazione distribuita e dell’efficienza energetica (includendo anche servizi come illuminazione pubblica e demand response) nonché della mobilità elettrica.