Economia

Enel, così Flavio Cattaneo ha vinto la volata per il ruolo di AD

di Rolando Settimi

L'inside di Affari: sul palco di Atreju era stato invitato inizialmente il vicepresidente esecutivo di Ntv. Il quale, però, ha preferito declinare

Così Cattaneo ha vinto la corsa per il timone di Enel

Emergono gustosi retroscena sulla nomina di Flavio Cattaneo ad amministratore delegato dell’Enel. Il primo è la strategia adottata dal vicepresidente esecutivo di Italo per riuscire a raggiungere il suo obiettivo. Mentre Stefano Donnarumma, infatti, si lanciava in dissertazioni su quella che sarebbe stata la sua visione dell’azienda, Cattaneo manteneva un profilo molto basso.

L’eccesso di esternazioni dell’ex amministratore delegato di Acea ha fatto drizzare le antenne a chi in Enel aveva tutto l’interesse a rimanere, dal ceo in giù. Per questo, il “nemico” è stato individuato in Donnarumma e su di lui si sono concentrati gli sforzi per rintuzzarlo e per provare a ottenere un quarto mandato per Starace. Così, Cattaneo ha potuto agire indisturbato, come un ciclista che corre tutto il tempo “coperto” e poi si lancia nella volata finale quando ormai gli altri contendenti sono sfiancati. E vince.

Secondo retroscena: pare che sul palco di Atreju, la famosa festa di Fratelli d’Italia a cui partecipò anche Claudio Descalzi, non dovesse intervenire – come invece è poi accaduto – Donnarumma. No, su quella sedia si sarebbe dovuto accomodare Cattaneo. Il quale però ha ringraziato per l’offerta ma ha preferito restare nelle retrovie. Insomma, ha spostato i riflettori da sé verso un altro concorrente. E ha così impedito che gli altri si accorgessero di lui. Direbbero Elly Schlein e Giorgia Meloni: “Non mi hanno sentito arrivare”.