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Economia
Enel, utile netto a 6,1 mld (+27%). Piano 2020-2022: investimenti per 28,7 mld

Enel: in piano piu' fonti finanziamento sostenibili, al 43% su debito in 2022

A settembre e ottobre 2019 Enel ha lanciato le prime obbligazioni SDG-linked della storia, sia sul mercato del dollaro che su quello dell'euro. Le fonti di finanziamento sostenibili rappresentano oggi il 22% circa dell'indebitamento lordo totale di Enel. Nel piano 2020-2022 si prevede che l'incidenza delle fonti di finanziamento sostenibili, quali le obbligazioni SDG-linked, sull'indebitamento lordo di Enel aumentera' al 43% circa nel 2022 e al 77% circa nel 2030 rispetto all'attuale 22% circa, con netta riduzione del costo dell'indebitamento.

Enel: conferma dividendo minimo garantito, target a 0,40 euro al 2022

Enel nel piano 2020-2022 conferma il dividendo minimo garantito e alza il target per i prossimi anni. Nel piano appena annunciato e che sara' presentato alla comunita' finanziaria a Milano, Enel assicura che continuera' a corrispondere, lungo l'arco di piano, il piu' elevato tra un dividendo del 70% sull'utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione (dps) minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell'8,4% del dps implicito e del 7,7% del dps minimo. La solidita' della strategia di Enel e la fiducia nel raggiungimento dei suoi obiettivi consentono di aumentare il dividendo minimo di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto ai target previsti nel piano precedente, oltre che a fissare un nuovo dividendo minimo di 0,40 euro per azione nel 2022.

Enel: in 2022 ebitda atteso a 20,1 mld (+13%), utile netto ordinario a 6,1 mld (+27%)

Enel prevede che 'grazie a tutti gli investimenti a piano', l'ebitda raggiunga 20,1 miliardi di euro nel 2022, con un incremento del 13% dai 17,8 miliardi di euro attesi per il 2019. Il gruppo annuncia il piano 2020-2022 che dovrebbe consentire una crescita del 27% dell'utile netto ordinario di Gruppo, che si prevede raggiunga 6,1 miliardi di euro nel 2022 dai 4,8 miliardi di euro stimati nel 2019 con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente. Si prevede che l'indebitamento finanziario netto aumenti di circa 1,4 miliardi di euro nell'arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi nel 2022, dai 45,9 miliardi di euro stimati per il 2019, principalmente per effetto dell'accelerazione degli investimenti. Nel contempo, grazie al progressivo miglioramento della performance di Gruppo, Enel prevede di migliorare in modo significativo le proprie metriche finanziarie e creditizie.

Enel: in piano al 2022 investimenti per 28,7 mld, il 50% in decarbonizzazione

Enel 'In linea con le inarrestabili tendenze che stanno modellando lo spazio delle utility nel contesto della transizione energetica' focalizza la strategia del nuovo piano 2020-2022, sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. E annuncia che gli investimenti organici totali per il periodo di piano ammontano a 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell'11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi) conseguendo cosi' l'obiettivo del gruppo di raggiungere la totale decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050. Il 50% del capex sara' dedicato agli investimenti in decarbonizzazione del parco impianti a livello globale con 14,4 miliardi di euro per accelerare la realizzazione di nuova capacita' rinnovabile e sostituire progressivamente la generazione da carbone guidato dalla nuova business line di Global Power Generation e accelerato dall'area Retail; circa 13 miliardi saranno dedicati per rafforzare la resilienza e migliorare la digitalizzazione, l'efficienza e la qualita' delle reti; circa 1 miliardo sara' investito principalmente su nuovi servizi per l'elettrificazione, quali demand response, sistemi di accumulo e mobilita' elettrica.

Enel, presentazione piano strategico 2020-2022: l'intervista di Affaritaliani.it a Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel

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Francesco Starace, Enel: "Enel sta focalizzando sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica"

“Nel 2019 abbiamo raggiunto un punto di non ritorno sotto tanti punti di vista", ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, "per la prima volta, la risorsa rinnovabile è arrivata allo stesso livello della termica; abbiamo finito il lavoro immigrazione sul cloud degli applicativi e dei dati Enel a livello mondiale; infine, abbiamo completato l’acquisizione della rete di distribuzione di San Paolo in America Latina, dove la creazione di valore Enel X potrà mettersi a lavorare. Enel, con il suo nuovo piano strategico, sta focalizzando sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica. Tornando alla decarbonizzazione, l’Italia ha un capitale di fonti rinnovabili ereditato da un lontano passato e su cui sta lavorando ora. È uno dei Paesi europei più avanzati. Il numero di centrali a carbone da chiudere, inoltre, non è enorme. L’Italia ha un territorio meraviglioso su cui certe cose non possono essere fatte”.

Enel: Starace, piano al 2022 solido, alzato target utile netto ordinario 2021

'Il piano che presentiamo oggi evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunita' nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione.'. L'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace presenta il piano 2020-2022 evidenziando 'il modello di business sostenibile che abbiamo costruito ed e' in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione'. 'La solidita' di questo piano strategico e la significativa visibilita' sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di Gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell'Ebitda e dell'utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell'anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022'.

Enel: Starace fa il punto sull'Italia tra decarbonizzazione, divisione unica e piattaforme digitali

"Le centrali di carbone chiudono perché da anni producono sempre meno. Ma non dobbiamo, di colpo, riempire un buco di produzione; le centrali, in Italia, stanno diventando meno sempre economiche, esattamente come in Perù e in Spagna" ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, "Le produzioni rinnovabile e quella a gas (più conveniente) stanno gradualmente andando a sostituire le centrali a carbone in un processo di decarbonizzazione. Non dimentichiamo che la rete elettrica è costruita intorno a questi poli di energia e che, tolti questi pilastri, serve qualcosa che tenga su l’infrastruttura elettrica con soluzione come, appunto, il gas. Tutto questo lo faremo con ogni probabilità entro il 2025 (abbiamo presentato domanda a luglio 2019, ci possiamo arrivare).
La divisione unica", ha continuato Starace, "è una linea di business esistente che sta raccogliendo in maniera unitaria le esperienze delle rinnovabili e della termica. Queste esperienze d’insieme, di cui abbiamo già beneficiato, accelera la transizione e genera valore. Ormai possiamo dire che il nero non uccide più il verde: ormai è tutto verde.
Per quanto riguarda le piattaforme digitali", ha concluso, infine, Starace "i nostri sistemi hanno una ripetitività dovuta ad una tecnologia che si comporta allo stesso modo in tutto il mondo. Perché non avere reti che gestiscano tutti allo stesso modo nel mondo? Dà un vantaggio al cliente, apre orizzonti nuovi che, ad oggi, non abbiamo tempo di esplorare ma che prenderemo sicuramente in considerazione per un beneficio comune”.

Enel: le parole del ministro Patuanelli e il coinvolgimento nel caso ex Ilva di Taranto e Alitalia

"Al ministro Patuanelli bisogna ricordare che il mercato è totalmente libero. Riguardo ai temi caldi Ilva e Alitalia", ha approfondito Starace, "Non abbiamo ricevuto richieste né formali né informali enon siamo fornitori di energia elettrica per queste due aziende. La nostra posizione è neutrale".

Enel: il punto di vista di Starace sulla competizione con la Cina e le cessioni

“Non abbiamo perso perché qualcuno ha sbagliato o perché qualcuno è impazzito: abbiamo perso e basta", ha affermato Starace, "Questi asset hanno un valore, perciò non abbiamo un senso di amarezza per la perdita. Ai cinesi abbiamo anche venduto asset, il rapporto con loro è tranquillo. Pensiamo che sia legittimo che la Cina esca da se stessa e vada in giro per il mondo. La nostra presenza, come sapete, è variegata ma nelle varie parti del mondo non ci sono cinesi e forse questo ci deve preoccupare. Per quanto riguarda le cessioni, abbiamo superato la fase della gestione dei rischi. Oggi c’è un tema di cedere le cose per generare valore: la cessione è opportunità di creare valore".

 

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