Economia
Eni, utile a 1,2 mld. Conti solidi nonostante il crollo del prezzo del gas
Il flusso di cassa netto da attività operativa al costo di rimpiazzo adjusted è stato di 3,9 mld, superiore ai fabbisogni per gli investimenti pari a 2 mld
Eni, conti solidi nonostante il crollo del gas. I dati del primo trimestre 2024
Eni nel primo trimestre del 2024 ha registrato un utile operativo pro forma adjusted di 4,11 miliardi di euro, un utile netto adjusted di 1,58 miliardi di euro e un utile netto di 1,21 miliardi di euro. Lo rende noto un comunicato della società.
"Lo scenario del primo trimestre 2024 è stato caratterizzato dalla flessione dei prezzi del gas naturale (circa -50% rispetto al primo trimestre 2023 la flessione del prezzo spot ai principali hub europei) - spiega la società - che ha condizionato i risultati della nostra catena del valore del gas, mentre il prezzo del greggio di riferimento Brent ha registrato una sostanziale stabilità a 83 dollari al barile in media nel trimestre. I margini di raffinazione hanno evidenziato una ripresa rispetto al quarto trimestre 2023, tuttavia sono diminuiti rispetto al primo trimestre 2023".
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In tale scenario, Eni ha conseguito "ottimi risultati" che indicano "una robusta gestione industriale che poggia sulle capacità esecutive, la crescita, il valore degli attivi e la disciplina finanziaria".
Nel primo trimestre 2024 il flusso di cassa netto da attività operativa al costo di rimpiazzo adjusted (prima delle variazioni del capitale circolante) di Eni è stato di 3,9 miliardi, superiore ai fabbisogni per gli investimenti organici pari a 2 miliardi di euro, generando pertanto un flusso di cassa disponibile su base organica (free cash flow) di 1,9 mld.
Il free cash flow, spiega Eni in una nota, è stato utilizzato per remunerare gli azionisti attraverso il pagamento dei dividendi e il riacquisto di azioni (1,2 mld euro complessivamente) e per finanziare l’acquisizione strategica di Neptune Energy Group (2,3 mld) e di asset del business rinnovabili in Usa (€0,2 mld), al netto dei proventi dalla cessione della quota minoritaria del 7,6% di Plenitude al fondo EIP (circa €0,6 mld) e di asset non strategici nella E&P (€0,2 mld).
L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 marzo 2024 è pari a 12,9 miliardi di euro; il leverage è pari a 0,23. A marzo 2024 è stata distribuita la terza delle quattro tranche del dividendo relativo all'esercizio 2023 pari a 0,24 per azione per un totale di 0,8 mld di euro.
La quarta tranche del dividendo 2023 di 0,23 euro per azione è prevista in pagamento il prossimo 22 maggio. Al 5 marzo 2024, il programma di buy-back 2023 è stato concluso con l'acquisto, nel periodo maggio ’23 – marzo ’24, di 153,5 mln di azioni proprie per un costo complessivo di 2.200 milioni di euro (24,5 mln di euro di azioni, pari a 363 mln nel primo trimestre 2024).