Economia

Etruria, Vicenza e Veneto Banca: chi salva si sistema anche gli esuberi

Chi salva si sistema anche gli esuberi. A fine anno saranno 15 mila i bancari in eccedenza per cui si ricorrerà al fondo di solidarietà. Ecco chi taglia



Quello che non si sa ancora è se e per quanti dipendenti sarà possibile fare ricorso al fondo di solidarietà. Nella partita esuberi potrebbe fare il suo ingresso anche Cariparma: la controllata italiana di Credit Agricole lo scorso anno aveva raggiunto un'intesa coi sindacati che prevedeva l'utilizzo del fondo di solidarietà per 150 dipendenti che avrebbero maturato i requisiti pensionistici entro il 2021, a fronte dell'inserimento di 100 nuove risorse già quest'anno. Entro il 2019 tra esodi e pensionamenti erano previste 400 uscite mentre le assunzioni erano fissate a quota 600, con un saldo netto positivo di 200 unità, una rarità di questi tempi. Ora però con l'atteso passaggio di Cassa di risparmio di Rimini, Cassa di Cesena e Cassa di San Miniato (su cui gravano 2,2 miliardi di Npl) a Cariparma i conti potrebbero dover essere rifatti in vista dell'integrazione dei tre istituti nel gruppo.

Chi i conti sembra già intenzionato a rifarli è infine Banca Carige: il neo amministratore delegato Paolo Fiorentino avrebbe infatti comunicato ai sindacati di voler far salire di altre 100-150 unità gli esuberi rispetto alla cifra di 755 unità prevista dal piano industriale al 2020 e ai 500 esuberi che si ipotizzavano giusto un anno fa quando l'allora numero uno Guido Bastianini aveva avviato le trattative coi sindacati. Tirando le somme sono quasi 8.600 esuberi entro l'anno solo da parte di questi istituti, ossia oltre la metà del totale previsto. Se si andrà avanti di questo passo il fondo di solidarietà non basterà per tutti: si procederà al suo ulteriore rifinanziamento a spese dei contribuenti o a pagare saranno i lavoratori che non avranno maturato per tempo i requisiti per aderirvi? Luca Spoldi