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Economia
Exor, cambiano gli equilibri: Elkann più forte con le quote di Andrea Agnelli
L’ingresso dello Stato in Stellantis, pressing del governo Meloni. John Elkann dice no
(foto Lapresse)

Si riorganizza la galassia dell'impero Agnelli-Elkann

Cambiano gli assetti della Giovanni Agnelli Bv, la società a capo dell’impero nato intorno alla vecchia Fiat e oggi a capo di giganti industriali come Ferrari, Stellantis e Cnh. Ne dà conto oggi il Sole 24 Ore, che spiega come sia stato "completato nella controllata Exor il maxi riacquisto di azioni proprie e conclusa l’Opa lampo da 750 milioni, tra annullamento di azioni e compensazioni interne, John Elkann e la sua Dicembre sono saliti a un soffio dal 40% della scatola olandese a fronte di una importante discesa di Andrea Agnelli, che da secondo azionista della cassaforte di famiglia con quasi il 12%, ha tagliato la quota del 25% scendendo sotto la soglia del 9%".

Secondo il Sole 24 Ore, "un passaggio significativo, che arriva a distanza di un anno dall’uscita di scena del figlio di Umberto dalla presidenza della Juve dopo 12 anni alla Continassa e il successivo disimpegno dalle altre cariche che ricopriva nell’universo Exor. In questo nuovo riposizionamento interno, si registra anche una revisione sensibile degli equilibri complessivi della scatola olandese: con una governance nuova di zecca scompaiono i 100 azionisti e gli undici rami famigliari per lasciare spazio a tre blocchi di riferimento, il Gruppo Giovanni Agnelli, il Gruppo Agnelli e il Gruppo Nasi, che diventano gli interlocutori unici nell’indicazione di rappresentanti nei board della Giovanni Agnelli Bv e della controllata Exor".

Come spiega sempre il Sole 24 Ore, Dicembre, la società che fa capo agli eredi di Giovanni Agnelli arriva a un soffio dal 40%. "Una quota rilevante che permette ad Elkann di avere una posizione unica come singolo azionista sul veicolo di Amsterdam a cui fa capo il 53% di Exor e l’80% dei diritti di voto. Per farlo, e dunque per incrementare la quota, la Dicembre ha comprato dagli eredi di Umberto Agnelli. A inizio 2023 la quota nelle mani di Andrea era dell’11,85%, un pacchetto che faceva del cugino di John Elkann il secondo azionista della cassaforte di famiglia. Oggi, il peso del ramo è sceso all’8,9%. Dunque, Andrea Agnelli ha fatto cassa per il 2,95%, azioni che sono state ricomprate dalla Dicembre, un’operazione che secondo quanto si apprende sarebbe stata avviata a fine 2022 e completata nel 2023".

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