Economia
Exor, Elkann fa il bis nel lusso. La nuova vita della Galassia Agnelli
Dopo Shang Xia,la holding investe 541 mln in un altro brand del lusso: le scarpe Louboutin. La scelta di puntare su un settore che garantisce i migliori margini
Che cos’abbia in mente la famiglia Agnelli – e soprattutto il plenipotenziario John Elkann – non è ancora del tutto chiaro. Ma appare evidente come la famiglia dell’Avvocato (a proposito, ricorre quest’anno il centenario della sua nascita) stia progressivamente mollando alcuni business storici per lanciarsi verso nuove terre finora inesplorate ma che sarebbero state sicuramente molto gradite al nonno di John e Lapo: il variegato mondo del lusso.
Dopo gli 80 milioni con cui Exor (boom in Borsa oggi a 71,08 euro con un guadagno del 5,09%) è entrata nel capitale azionario – insieme a Hermès – della cinese Shang Xia di cui detiene la maggioranza, ieri il gruppo ha deciso di puntare una fiche decisamente più consistente su un brand iconico. Si tratta di Louboutin, famoso per le suole rosse delle sue scarpe facilmente riconoscibili, per il cui 24% la Exor ha pagato 541 milioni di euro. Facile calcolare il valore complessivo attribuito al marchio francese: 2,3 miliardi di euro.
Decisamente più interessante provare a capire che cosa vogliano fare “da grandi” gli Elkann-Agnelli. Intanto, per quanto riguarda Stellantis: possibile che il presidente di Exor non si sia “accorto” che la fusione paritetica era in realtà un acquistante (Psa) che rilevava Fca? Ovviamente no. Così come appare complicato credere che John Elkann abbia accettato un ridimensionamento delle prime linee di management (a partire da Mike Manley) per cui la presenza francese è tre volte quella italiana.
Nei giorni scorsi, tra l’altro, è arrivato l’avvertimento neanche tanto velato da parte di Carlos Tavares che ha parlato della necessità di razionalizzare l’ecosistema dei fornitori. Si tratta di un mondo enorme che – seppur non più come prima dell’avvento di Marchionne – vive soprattutto grazie a Fca. E anche in questo caso Elkann non ha voluto intervenire nella questione.
(Segue...)