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Economia
Banche, la Bce smonta la tassa Meloni: "Danneggia fiducia degli investitori"

Tassa extraprofitti banche, Bce: "Può frammentare il sistema finanziario Ue" 

Dopo l'attacco dell'Abi al governo arriva anche l'avvertimento della Bce: "L’imposta straordinaria può rendere più costoso per le banche attrarre nuovo capitale azionario e finanziamento all’ingrosso, in quanto gli investitori nazionali ed esteri potrebbero avere meno interesse a investire in enti creditizi italiani che hanno prospettive più incerte". "L’introduzione di una imposta retroattiva ad hoc aumenta indebitamente l’incertezza sul quadro fiscale, danneggiando la fiducia degli investitori e influenzando potenzialmente anche il costo del finanziamento per le società non finanziarie. Inoltre, la sua natura retroattiva può alimentare la percezione di un quadro fiscale incerto e dar luogo a un ampio contenzioso, creando problemi di incertezza giuridica".

 

Fisco, Leo: "Nessuna voluntary disclosure su contanti e valori"

"Contrariamente a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, smentisco categoricamente che e' allo studio una 'voluntary disclosure' per far emergere valori e contanti detenuti nelle cassette di sicurezza. E' un tema peraltro del quale non mi occupo e non mi sono mai occupato. Forse il giornalista, serio commentatore economico, avendo acquisito informazioni da fonti parlamentari, con un sillogismo ha ritenuto che fossi io al lavoro su tale ipotesi." E' quanto dichiara il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo. "L'unica misura alla quale ho lavorato e' la tregua fiscale ove si prevedeva che il contribuente in debito col fisco pagasse tutto il dovuto, con una sanzione ridotta. Ad ogni modo, proprio in virtu' del ruolo da me ricoperto come responsabile delle finanze rimango fermamente contrario a forme di regolarizzazione del contante non dichiarato al fisco", conclude. 

LEGGI ANCHE: Abi, contrattacco banche: "Tassa extraprofitti? Dubbi di incostituzionalità"

Come già sottolineato nei mesi scorsi in merito alla proposta lituana di una tassa temporanea sugli extra profitti, la Bce ricorda all'Italia di avere "raccomandato in precedenza che è necessaria una chiara separazione tra la natura straordinaria dei proventi e le risorse di bilancio generali di un governo per evitarne l’uso a fini generali di risanamento di bilancio", ricorda Francoforte che precisa che crescita dei profitti può "inizialmente derivare dall’aumento dei tassi di interesse".

Ma questo aumento - si ricorda - "può anche contribuire a un aumento dei costi di finanziamento e ad eventuali perdite sui portafogli di titoli bancari in essere. Inoltre, in una prospettiva di lungo periodo, tassi di interesse più elevati possono incidere negativamente sulla situazione finanziaria dei beneficiari di prestiti, aumentando così il rischio di credito".

"Tali effetti - denuncia la Bce - non sono presi in considerazione nel concepire l’imposta straordinaria, in quanto quest’ultima è calcolata sul margine di interesse netto e non sugli utili netti". Pertanto, conclude l'Eurotower, "è opportuno che tali diversi fattori siano debitamente valutati al fine di garantire che gli enti creditizi rimangano in una posizione favorevole per assorbire potenziali perdite future".

Banche: Bce, non usare tassa extraprofitti risanare bilancio

Secondo la Bce "e' necessaria una chiara separazione tra la natura straordinaria dei proventi" che deriveranno dalla tassa sugli extraprofitti delle banche, che ha natura una tantum, "e le risorse di bilancio generali del governo, per evitare il loro utilizzo per fini di consolidamento fiscale generale". Lo scrive l'Eurotower nel parere dedicato all'imposta varata dal governo italiano.

 

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