Economia
Fca Italy, 15 miliardi di debito. La chiusura? Spetterà poi ai francesi
E se il prestito garantito dallo Stato di 6,3 miliardi a Fca Italy finisse come i prestiti ponte per Alitalia? Un'iperbole? Forse, ma ecco gli indizi
Troppo spregiudicato politicamente e politicamente inaccettabile. Si è traccheggiato tra piani di investimento abortiti, tanta cassa integrazione, dimagrimento di attività, pur di non mollare il nostro Paese. Ma domani che le leve del comando saranno In Francia chi può pensare seriamente che il tabù Fiat/Italia possa sopravvivere a dispetto dei conti?
Chi può pensare onestamente che avendo trovato la sua rinascita in Usa e con Peugeot forte più di Fca in Europa, non siano proprio gli impianti italiani e in genere la consociata Fca Italy a lasciarci le penne nel nuovo piano industriale made in France? E così quel maxi aiuto garantito di Stato da oltre 6 milairdi rischia di essere l’ennesima beffa made in Agnelli.
Una toppa messa dai contribuenti per salvare il salvabile ora, prima del passaggio di mano che decreta di fatto l’uscita degli Agnelli dalle leve di comando dell’auto mondiale. Poi sarà la volta sotto l’egida di Psa/Fca di ristrutturare e chiudere il bubbone di Fca Italy sopportato finora dagli Agnelli solo per opportunità politica.
Fca Italy sempre più insolvente sarà in grado di restituire il prestito pubblico o finirà come Alitalia in un buco nero con i soldi gabbati? Sarà il nuovo gruppo da Oltralpe a decidere. Come si è visto la liquidità abbondante in cima alla holding olandese non si può toccare, serve a fronteggiare il debito a monte. La toppa per Fca Italy meglio, molto meglio farla scucire al Governo Italiano. Con la solita promessa. Niente chiusure, niente licenziamenti, nuovi investimenti, Italia strategica. Vista così oggi pare l’eterna promessa disattesa di sempre degli Agnelli verso il Belpaese. Tanto c’è Pantalone. Male che vada il sistema Italia avrà detto addio a 5 miliardi.