Economia
Fed, Powell rallenta la stretta da falco: tassi invariati dopo 10 rialzi
La Federal Reserve lascia invariati i tassi d'interesse dopo 10 rialzi. L'obiettivo rimane quello di contrastare il picco dell'inflazione, ora in rallentamento
Per questo, ha spiegato il governatore Jerome Powell, "quasi tutti i partecipanti alla riunione hanno ritenuto appropriati altri rialzi quest'anno", anche se per il momento "abbiamo deciso di effettuare una pausa" proprio "per vedere l'impatto di questa politica", una scelta di "buon senso con l'avvicinarsi dell'obiettivo".
Nessuna indicazione su ritmo e tempi di questi eventuali ritocchi all'insù dei tassi americani, si valuterà strada facendo sulla base delle indicazioni provenienti dallo stato di salute dell'economia a stelle e strisce.
Powell: "L'economia è resiliente"
"Non abbiamo deciso nulla per quanto riguarda la riunione di luglio, il focus era su cosa potevamo decidere oggi", ha infatti precisato Powell specificando tuttavia che "l'economia è molto resiliente, si stanno creando posti di lavoro e i salari sono piu' alti, questo sta spingendo l'economia. Noi vediamo le cose come sono oggi, poi i dati possono cambiare e le nostre decisioni sono legate ai dati".
Di sicuro, però, la Fed vede il futuro a breve termine in maniera ottimistica, tanto da rialzare le stime del Pil per il 2023 dal precedente +0,4% al +1%. I banchieri, inoltre, rivedono il tasso di disoccupazione dal 4,5% al 4,1% a fine anno, mentre l'inflazione si attesterà a fine 2023 al 3,2%, contro il 3,3% stimato a marzo scorso.
Solo nel 2025, invece, il costo della vita, secondo le ultime proiezioni della banca centrale statunitense, si attesterà al 2,1%, a un soffio dal target della Fed: "Non posso dire il punto dove finiranno i rialzi dei tassi, osserveremo i dati, sarà l'inflazione a dirci quando sarà il momento appropriato" per uno stop definitivo e per l'inizio di una nuova politica monetaria più accomodante, ha concluso Powell