Economia

Fed vara il maxi rialzo dei tassi (+0,75%). Borse Ue in ribasso

Borse europee in calo dopo una Fed “falco” pronta a un rialzo dei tassi dello 0,75%. A Piazza Affari crolla il titolo di Stellantis, ma vola quello di Telecom

Borse europee in ribasso, gli investitori temono il rialzo dei tassi della Fed

Le borse europee aprono la seduta in netto ribasso. A Piazza Affari il Ftse Mib segna una flessione dello 0,42% a 22.706 punti. Intanto, sull'azionario, Stellantis cede il 3,26% e chiude il terzo trimestre con ricavi netti in crescita del 29% a 42,1 miliardi di euro e la conferma della guidance per l'intero 2022.

Bene Ferrari (+0,36)% all'indomani della trimestrale. Scivola invece Moncler che chiude la seduta cedendo il 2,78%. In testa al listino Telecom Italia +3,22%. Debole anche il comparto bancario a partire da Banco Bpm -1,16%, fuori dal listino principale sale Banca Monte Paschi Siena -5,43%.

Sul valutario, l'euro scende a 0,978 dollari (0,9863 ieri). Sul fronte energetico, frena il petrolio con i timori per la domanda in Cina: il Brent scende dello 0,75% a 95,44 dollari mentre il Wti cede l'1,42% a 88,72 dollari. Sale ancora il prezzo del gas e torna a 123 euro al Mwh.

Fed, maxi rialzo in arrivo: tassi a +0,75%

La stretta sarà più lunga e i tassi arriveranno più in alto di quanto previsto finora: è questo il punto centrale della conferenza stampa di Jerome Powell che ha gelato i mercati e pesa sull'andamento delle Borse europee, tutte in rosso sulla scia di Asia e Wall Street.

Wall Street procede in calo, anche se riduce le perdite rispetto all'apertura. Il Dow Jones segna -0,27, lo S&P cede lo 0,45%, mentre il Nasdaq cala dell'1,24%. 

Se la prima reazione dei mercati all'atteso aumento di 75 punti base del costo del denaro era stata positiva, le parole del numero uno della Fed hanno spaventato gli investitori: la fase restrittiva durerà più a lungo e il terminal rate del 5% a fine 2023 potrebbe essere più alto.

Insomma, bisogna fare di più. L'attesa è ora per il dato chiave sul mercato del lavoro di domani, che potrà dare altri indizi utili. Si muovono in rosso, oltre a Milano, il DAX 40 -1% a Francoforte e il CAC 40 -0,59% a Parigi. Intanto, hanno chiuso in calo le Borse cinesi: a fine seduta l'indice Composite di Shanghai ha ceduto lo 0,19%, attestandosi a 2.997,80 punti, mentre quello di Shenzhen ha perso lo 0,15%.

Decisamente peggiore la performance di Hong Kong che, dopo un avvio positivo sull'onda dell'ottimismo per una parziale revisione della politica zero Covid da parte della Cina, ha invertito la rotta arrivando a chiudere in ribasso del 3,08%, a 15.339,49 punti. Oggi la Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività.

“La Fed si avvicina necessariamente a una pausa nel rialzo dei tassi, ormai al 4%, ciononostante Powell ha voluto ribadire con forza la determinazione a riportare l’inflazione al target del 2%, obiettivo ancora lontano. È emerso anche come per Powell un rally sostenuto delle borse in questa fase possa essere contrario agli obiettivi di raffreddamento dell’economia da parte della banca centrale”, ha commentato Luigi Nardella di Ceresio Investors.

Avvio in rialzo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di debolezza per il reddito fisso europeo che segna rendimenti in generale rialzo nelle prime battute della seduta. In apertura il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il titolo di pari scadenza tedesco è indicato a 218 punti base, in aumento di 2 centesimi rispetto all'ultimo closing. Decisamente più sensibile il rialzo del rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione al 4,43% dal 4,30% del finale della vigilia.