Federica Mogherini ribadisce i successi UE nel sostegno a Libia, Ciad e Niger
"I nostri amici in Africa da tempo ci dicono: il punto è la povertà". L'Unione Europea e gli stati membri investono 20 miliardi di euro l'anno in Africa
Federica Mogherini a Parigi, all'incontro sulla migrazione, organizzato dal Governo francese, ha esordito richiamando una delle azioni che l'Unione Europea ha messo in campo nell'ultimo anno e ribadendo che insieme a questo richiamo c'è un chiaro impegno a sostenere questa azione e a rafforzarla in modo coerente con l'avvio di una di una task force che monitorerà le azioni da prendere.
IL SOSTEGNO ECONOMICO
Si tratta innanzitutto del sostegno economico. "I nostri amici in Africa da tempo ci dicono: il punto è la povertà". In effetti l'Unione Europea e gli stati membri investono 20 miliardi di euro l'anno in Africa, sotto diversi settori, dalla cooperazione allo sviluppo, agli investimenti privati, all'umanitario, al lavoro su pace e sicurezza.
"Non abbiamo quindi bisogno di inventarci un nuovo piano Marshall" prosegue Federica Mogherini "Abbiamo già un piano europeo che è in campo, che è in azione e che sicuramente può esser utilizzato da parte di tutti gli europei, da parte di tutti gli africani in modo ancora più efficace. Avvieremo nei prossimi giorni anche un piano d'investimenti privati sostenuto dalla Commissione Europea che potrà arrivare a mobilitare fino a 44 miliardi di euro d'investimenti privati in Africa per lo sviluppo economico".
IL TEMA DELL'IMMIGRAZIONE
Il tema dell'immigrazione è stato uno dei protagonisti del convegno: d'altra parte ben 2 miliardi di euro sono stati stanziati per progetti legati al solo settore dell'immigrazione e sono in corso di realizzazione nell'ambito del Trust Fund che è stato creato al vertice della Valletta: di cui 1 miliardo solo per i Paesi del Sahel. Cui si aggiungono 100 milioni dell'Unione Europea per finanziare i centri dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni in 14 Paesi africani, tra cui anche Niger, Chad e Libia.
I DIRITTI UMANI
"Questo è un incontro estremamente importante che conferma, rafforza il lavoro che l'Unione europea ha avviato in questo ultimo anno e che comincia a dare i primi risultati per una gestione innanzitutto comune, rispettosa dei diritti umani, sostenibile, di un fenomeno estremamente complesso che richiede un forte partenariato" conclude Federica Mogherini. "Richiede una condivisione della responsabilità all'interno delle frontiere dell'Unione Europea. Richiede un impegno di tutti gli europei, ma richiede anche e soprattutto un forte partenariato con i nostri amici africani e con le organizzazioni internazionali a partire da quelle del sistema delle Nazioni Unite come l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)".