Ferrari, i ricavi deludono il mercato. Ma il Cavallino conferma i target 2018
Risultato ed Ebitda sopra attese, ricavi leggermente sotto
I ricavi di Ferrari deludono il mercato dove gli investitori fanno scattare le vendite sul titolo del Cavallino, mentre il gruppo della Rossa di Maranello conferma i target sui risultati per l'anno in corso. Secondo i dati preliminari del primo trimestre pubblicati oggi, Ferrari ha chiuso il periodo gennaio-marzo 2018 con un utile netto di 149 milioni di euro, in progresso del 19,4% sullo stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono saliti dell'1,3% a 831 milioni di euro (+6,3% a cambi costanti).
L'ebitda del periodo è stato pari a 272 milioni, in crescita del 13% sul 2017, con il margine al 32,8%. L'ebit ha raggiunto quota 210 milioni (+19%), e margine al 25,3%, con incremento di 370 punti base. L'indebitamento industriale netto è sceso di 60 milioni a 413 milioni di euro (383 milioni escluso il riacquisto di azioni proprie).
Ferrari 2018 SF71H
Se i ricavi sono risultati sotto le attese, l'ebitda e l'utile netto invece hanno battuto il consensus mentre l'indebitamento industriale è calato meno del previsto. Le vetture consegnate dal Cavallino hanno raggiunto le 2.128 unita', con un incremento di 125 unita' o del 6,2% rispetto all'anno precedente. Questo risultato e' stato trainato da un aumento del 23,5% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), mentre le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) sono state in linea con l'anno precedente.
La solida performance dei modelli V12 e' stata guidata dalla 812 Superfast, risultato in parte compensato dalla F12berlinetta, giunta a fine produzione, dalla F12tdf, che nel 2017 ha concluso il suo ciclo di vita, e dal calo delle vendite de LaFerrari Aperta, che sta per terminare il suo ciclo di produzione limitato. Le performance dei modelli V8 sono state sostenute dalla famiglia 488 e dalla GTC4Lusso T, mentre sono state in parte compensate dalla California T, giunta a fine produzione.
Le consegne della Ferrari Portofino, lanciata di recente, inizieranno nel secondo trimestre del 2018. Tutte le regioni hanno fornito un contributo positivo. La regione Emea ha registrato un aumento di quasi il 6,7%: Italia, Francia e Regno Unito hanno messo a segno una crescita a due cifre, mentre la Germania ha registrato un incremento medio a una cifra. Le Americhe hanno registrato una crescita del 4,4% e il Resto dell'Apac e' aumentato del 3,8%. China, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, sono cresciuti del 13,7%. Guardando nel dettaglio i ricavi, si sono attestati a 831 milioni di euro, con un incremento di 10 milioni o dell'1,3% (+6,3% a cambi costanti) rispetto all'anno precedente.
Il gruppo presieduto da Sergio Marchionne ha poi confermato le stime per la fine dell'anno in corso: le consegne dovrebbero superare le 9mila unita' (comprese le supercar) mentre i ricavi netti dovrebbero essere superiori a 3,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda l'ebitda adjusted, questo e' stimato pari a superiore a 1,1 miliardi di euro, con l'indebitamento industriale netto inferiore ai 400 milioni. Le spese in conto capitale sono confermate intorno ai 550 milioni di euro. Inoltre, Ferrari ha confermato anche l'outlook a breve termine.
In particolare, 'dopo aver esaminato con attenzione l'attuale portafoglio e tutte le iniziative per lo sviluppo di prodotto, il gruppo mira a conseguire una performance di 2 miliardi di euro in termini di ebitda adjusted e di 1,2 miliardi in termini di free cash flow industriale entro il 2022, e a esaurire l'indebitamento industriale netto (dopo la distribuzione dei dividendi/del capitale ed escluso il riacquisto di azioni) entro il 2021'. Il Capital market day di Ferrari si svolgerà a Maranello nella prima meta' di settembre.
In Borsa, reazione nervosa del titolo. Dopo la diffusione dei conti le azioni Ferrari che perdevano circa un punto percentuale sono rapidamente passate in territorio positivo per poi tornare a perdere oltre l'1,3% e ridurre la perdita a -0,7%.