Economia

Fmi, corsa a due per il dopo-Lagarde. Restano Dijsselbloem e Georgieva

Sono due i candidati rimasti in lizza per la candidatura europea alla successione di Christine Lagarde (prossima presidente Bce), alla guida del Fondo Monetario Internazionale. Si tratta della bulgara Kristalina Georgieva, attuale numero due della banca mondiale, e dell'ex presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem.

Secondo quanto scrive infatti l'agenzia Radiocor, nel corso delle ultime ore infatti hanno passato la mano il governatore della banca centrale finlandese Olli Rehn, il ministro delle finanze della Spagna Nadia Calvino e l'ex capo dell'Eurogruppo dei ministri delle finanze, il portoghese Mario Centeno.

"In questo momento è in atto un secondo giro di scrutinio con i due candidati rimasti", ha dichiarato un portavoce del ministero francese delle Finanze che organizza il voto dei Paesi membri della Ue per designare il loro candidato alla direzione generale dell'Fmi. In base alle regole europee, il candidato vincente deve ricevere il voto favorevole del 55% dei paesi membri (ovvero 16 paesi) in rappresentanza di almeno il 65% della popolazione.

Come sottolinea Bercy, potrebbero rendersi necessari diversi turni elettorali in quanto al momento nessun candidato sembra raccogliere un numero sufficiente di consensi. Da ricordare che l'attuale presidente della Bce Mario Draghi non si e' detto disponibile a ricoprire l'incarico. Una volta scelto, il candidato europeo avra' tempo fino al 6 settembre per dichiararsi ufficialmente in corsa presso l'Fmi che dovra' scegliere il nuovo direttore generale entro il 4 ottobre.