Economia
Fusione nucleare, dalle Covid-star ai finti fisici: Tabarelli fa business show
Il presidente di Nomisma Energia ospite di Tg2Post della Moreno fa lo show, spingendo per il nucleare da fissione (zeppo di scorie radioattive)
Se l’è cavata con pochi generici concetti sul futuro energetico dell’umanità che avrebbero prodotto la replica piccata anche della mitica casalinga di Voghera che Alberto Arbasino fece assurgere a prototipo della mediocrità quieta della provincia padana nei suoi articoli su l’Espresso o di qualsiasi umarell padano in cerca di emozioni forti, come il nucleare, dopo aver raggiunta l’agognata pensione. Ci siamo (forse) appena liberati delle Covid Star e non sentiamo il bisogno di sostituirle con le “Fusion Star” e se proprio ciò deve essere per esigenze di show business almeno dateci quelle vere. Infatti non si capisce perché pur avendo un fresco premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, si continuano ad invitare personaggi che non apportano e non possono apportare nulla al dibattito in corso.
Ma nel contempo un preoccupato Tabarelli ha cercato di veicolare il suo messaggio e i suoi desiderata e cioè di spingere il nucleare da fissione, che è l’attuale nucleare pericoloso e zeppo di scorie radioattive, magari rivisto e corretto. Una intemerata che ha destato allarme e preoccupazione negli esperti, proprio nei giorni della scoperta di un nucleare illimitato e sicuro. Forse Tabarelli vuole rifilare all’Italia qualche “fondo di magazzino” facendolo poi pagare in bolletta? E se sì lo manda qualcuno? Le reazioni sui social non si sono fatte attendere ed erano tutte di addetti al lavoro che hanno criticato assai vivamente la trasmissione e le proposte di Tabarelli, bacchettando duramente la povera Moreno.