Economia

Generali, svolta hi-tech. Greco: "Saremo leader del retail Ue"

di Andrea Deugeni

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LONDRA - "Abbiamo fatto tante vendite. Siamo stati la principale investment bank degli ultimi tre anni. Non faremo più cessioni. E, ora, finalmente iniziamo a parlare solo di business assicurativo". Il group Ceo delle Assicurazioni Generali Mario Greco conclude così la presentazione del nuovo piano industriale per il prossimo quadriennio della compagnia, presentazione a Londra di fronte alla comunità finanziaria in cui il top manager ha annunciato "obiettivi molto sfidanti" e che puntano "a far diventare le Generali il gruppo assicurativo leader nel retail in Europa". Target per il quale il Leone mette sul piatto 1,250 miliardi di investimenti.

Terminata la fase della riduzione del debito e del rafforzamento del capitale, le nuove strategie delle Generali si concentreranno dunque sul rafforzamento del business del gruppo nel settore delle famiglie e delle piccole imprese da cui attualmente, ha ricordato Greco, "arriva il 90% del fatturato". Senza dimenticare, però, il corporate dove la società ha appena iniziato a espandersi anche in Nord - America. Ma cosa vuol dire leader nel retail? Lo ha spiegato lo stesso Greco in conferenza stampa: "Non mi riferisco al parco clienti, dove siamo già la più grande compagnia con oltre 60 milioni di clienti, quanto alla percezione che la clientela ha del nostro marchio e dei nostri prodotti". Per spiegare questa trasformazione profonda della compagnia (che verticalizzerà sul Vecchio Continente, sfruttando una popolazione sempre più anziana e con alta propensione al risparmio), Greco ha anche aggiunto che la compagnia intende rifarsi ai modelli vincenti rappresentati dalle grandi industrie del retail (ha citato anche Amazon).

Per far questo, il Ceo del Leone ha messo in cantiere 1,25 miliardi di investimenti totali in tecnologia (con focus sulle interfaccia su smartphone e tablet) da finanziarsi con una sforbiciata ai costi lordi di un miliardo entro il 2016, riduzione che salirà a 1,5 miliardi complessivi a fine piano "per supportare - scrive una nota della compagnia - la strategia e l'innovazione basata su strumenti di data analytics e tecnologia". La trasformazione sarà supportata anche da un piccolo cambiamento della governance, in cui le Generali si doteranno della figura del chief data officer (dott. Rasa, manager interno) che avrà il compito di "integrare strumenti di data analytics nello sviluppo di processi e prodotti assicurativi". I dati verranno raccolti ed elaborati attraverso l'uso del Transactional Net Promoter Score, un approccio basato su nuove procedure che prevedono risposte immediate ai feedback dei clienti con il pieno coinvolgimento dei responsabili delle varie unità di business.

Generali rafforzerà la propria piattaforma operativa anche grazie un'acquisizione della società inglese MyDrive Solution, specializzata nella profilazione dei clienti attraverso gli strumenti di data analytics.

Tutto questo lavoro di fidelizzazione della clientela, nei piani del management, porterà al raggiungimento di "target sfidanti" (ha sottolineato Greco) per il difficile contesto di mercato (caratterizzato da tassi bassi per tutto l'arco del piano, ma a cui "Generali, come nell'ultimo piano, opporrà interventi compensativi sui costi, sui prodotti e sulla struttura del business") come un Roe superiore al 13%, dividendi cumulati per oltre 5 miliardi entro la fine del 2018 (930 milioni nel 2014) e 7 miliardi di free cash flow totale sempre al 2018. In attesa di conoscere le nuove regole sul capitale (con il Solvency 2 a gennaio 2016), la compagnia ha costruito un modello interno di solvibilità chiamato economic Solvency ratio e che equivale al 186% a fine 2014 ("anche di fronte a stress test abbiamo un capitale che è affidabile e adeguato", ha sottolineato il Ceo sul tema).

I numeri e il piano sono piaciuti in Borsa, dove al suono della campanella il titolo Generali ha visto scattare gli acquisti, guadagnando poco più di un punto percentuale e i principali broker finanziari hanno emesso note per i propri investitori in cui hanno sostanzialmente apprezzato e giudicato credibile la nuova fase che il numero uno del Leone vuole aprire.