Economia
La Gintoneria di Stefania Nobile e Lacerenza era una miniera d'oro: quasi 2 milioni di ricavi e utile più che raddoppiato
La "Gintoneria”, il locale milanese frequentato da vip di proprietà di Davide Lacerenza, ex compagno della figlia di Wanna Marchi, nel 2024 ha registrato un boom di utili e ricavi
Stefania Nobile e Lacerenza sono stati arrestati oggi a Milano: i due sono accusati di spaccio di droga e prostituzione
Era una miniera d’oro la “Gintoneria”, il locale milanese frequentato da vip di proprietà di Davide Lacerenza, ex compagno di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi: i due sono stati arrestati oggi a Milano dalla Guardia di Finanza per un’inchiesta della Procura che li vede accusati di spaccio di droga e prostituzione. Il locale, che oggi è stato sottoposto a sequestro da parte della Guardia di Finanza, è intestato alla Ginto Eventi srl di cui lo stesso Lacerenza è amministratore e socio unico.
La società, nata nel 2019, aveva chiuso il 2023 con una esplosione dei ricavi a quasi 2 milioni di euro dagli 1,4 milioni dell’anno prima tanto che l’utile era più che raddoppiato passando dai 49mila euro del 2022 a quasi 115mila euro. Ginto Eventi aveva immobilizzazioni materiali per 360mila euro, un attivo circolante di 621mila euro, rimanenze di magazzino per 212mila euro e disponibilità liquide balzate anno su anno da 140mila a 258mila euro.
A fronte di un patrimonio netto di 252mila euro figuravano debiti per 696mila euro di cui larga parte (447mila euro) verso fornitori. Lacerenza è titolare firmatario della Malmaison, anch’essa coinvolta nell’indagine e già proprietaria del locale, ceduto nel 2020 per 292mila euro alla Ginto Eventi.
