Economia
Guerra, l'Arabia sta con Putin. Stop all'acquisto di titoli di Stato dell'Ue
La mossa di bin Salman pro-Russia, dopo la decisione dell'Europa di sequestrare i 300 mld di riserve di Mosca e dare quei soldi all'Ucraina
Guerra, l'invio degli F-16 a Kiev provoca la tanto temuta escalation. L'Arabia Saudita si è schierata con Putin
La situazione a livello mondiale rischia di precipitare, dopo la mossa della Nato di inviare gli F-16 all'Ucraina per difendersi dalla Russia. L'Alleanza atlantica non si è però limitata a ribadire il sostegno a Zelensky, ma nel suo comunicato c'è molto di più. Un duro monito alla Cina, in quanto membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, invitata a "porre fine a qualsiasi forma si sostegno politico e materiale" al Cremlino. Pechino è definita "un pericolo per l'Europa e la sicurezza", insieme alla Nord Corea e all'Iran. Durissimo l'ex segretario della Nato Stoltenberg, che ha detto che la Cina rischia di mettere in discussione "i normali rapporti" con la Nato. Intanto però si muove anche l'Arabia Saudita e non sono buone notizie per l'Ue perché - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera- potrebbe rifiutarsi di comprare titoli del debito francese e di altri Paesi europei (Italia inclusa), se il G7 e l’Unione europea sequestrano le ricchezze della Russia.
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La presa di posizione dell’Arabia Saudita fa scalpore perché negli schieramenti geopolitici - prosegue Il Corriere - si tende a considerarla una alleata dell'Ue. Sui mercati finanziari globali Riad si è distinta per i suoi cospicui investimenti in Occidente. La posizione presa dal Tesoro saudita rafforza Putin e ravviva le paure delle "colombe" europee. Il tema, su cui gli occidentali si dividono dal febbraio 2022, è il trattamento da applicare a circa 300 miliardi di euro di riserve valutarie che la Russia ha depositato all’estero, in prevalenza su conti bancari presso istituti di credito europei. L’amministrazione Biden sostiene che queste ricchezze vanno sequestrate e versate all’Ucraina per risarcirla dei danni subiti con l’aggressione di Putin. In Europa c’è un forte partito contrario, guidato dalla Germania.