Economia

Guerra e Covid, addio investimenti: gli italiani si tengono i soldi in tasca

Secondo i dati della ricerca realizzata da BVA-Doxa, un italiano su due è spaventato per il proprio futuro e vuole proteggere famiglia e patrimonio

Covid e guerra, paure amplificate per gli italiani

Per 1 italiano su 2 (48%) il segno più evidente lasciato dalla pandemia è una sensazione generale di precarietà, che nelle donne si acuisce maggiormente (52%). Preoccupa anche l'incertezza riguardo alle prospettive finanziarie future (42%), sentita soprattutto dai più giovani tra i 18 e i 34 anni (51%), che induce di conseguenza ad una maggiore propensione al risparmio (33%), in crescita tra gli adulti tra i 35 e i 54 anni (40%). Il Covid ha accentuato anche la sensibilità verso il sociale, gli affetti e le amicizie (31%), nonché l'attenzione all'ambiente e ai temi della sostenibilità (28%) - soprattutto tra i giovani (33%) - e alla protezione preventiva di sé stessi e della propria famiglia attraverso prodotti assicurativi (23%).

Percezioni amplificate tutte ulteriormente dalla recente guerra russa- ucraina, che ha accentuato la sensazione generale di instabilità in 6 italiani su 10 (60%). L'insorgenza di nuovi conflitti internazionali in grado di coinvolgere direttamente l'Italia è infatti oggi una delle maggiori preoccupazioni che spaventano i nostri connazionali (57%), terrorizzati anche dall'idea di poter perdere i propri cari (39%), avere gravi problemi di salute (36%) o non riuscire a mantenere economicamente la propria famiglia e i figli (33%) e perdere i propri risparmi (28%). A temere su questi fronti soprattutto le famiglie con figli piccoli (52%).