Economia
Guerra e Covid, addio investimenti: gli italiani si tengono i soldi in tasca
Secondo i dati della ricerca realizzata da BVA-Doxa, un italiano su due è spaventato per il proprio futuro e vuole proteggere famiglia e patrimonio
A guidare gli investimenti i nuovi bisogni di protezione
La pandemia ha diffuso nella società un clima generale di incertezza e sfiducia, aggravato dallo scoppio della guerra. Non appena la fine di queste emergenze sembrerà più vicina, tuttavia solo poco più di 1 italiano su 10 (14%) dichiara che guarderà al futuro con più fiducia, incrementando la propria propensione al rischio. Che invece diminuirà per quasi 3 italiani su 10 (28%) e per più di 1/3 della popolazione (36%) non ci saranno cambiamenti rispetto alla situazione attuale.
Ad incidere sulle scelte future di investimento dei nostri connazionali sarà quindi innanzitutto la protezione del capitale (37%), ma - sebbene in misura minore - conteranno anche i consigli e le indicazioni del proprio consulente finanziario (16%) e i fattori ambientali (16%), percentuale che sale al 24% per i giovani, maggiormente attenti alla sostenibilità, considerato un importante driver in ogni scelta.
Guardando al prossimo decennio, infine, immobili e preziosi (20%), ma anche fondi pensione, previdenziali e assicurativi (19%) sono gli ambiti ritenuti più sicuri e promettenti per gli investimenti. Meno fiducia regna, invece, verso bitcoin e criptovalute, fondi bilanciati, conti di deposito, fondi azionari e obbligazionari.
"La nostra Compagnia – conclude l'AD di Groupama Assicurazioni, Pierre Cordier – studia con grande attenzione i nuovi bisogni di sicurezza che stanno emergendo in Italia. Già da tempo sosteniamo la necessità di proporre ai clienti soluzioni assicurative flessibili e modulabili: 'sartoriali', cucite ad hoc sulle esigenze del cliente. La fase che l'intero Paese sta attraversando, post pandemia e a seguito del recente scoppio del conflitto russo-ucraino, è molto delicata e ha avuto delle conseguenze importanti sull'intero settore assicurativo 'vita', che sembra aver cambiato pelle. Per questo motivo, abbiamo iniziato a mettere a punto soluzioni personalizzate, che ci consentono di costruire, insieme ad ogni nostro cliente, il 'suo' prodotto di risparmio, fornendogli una consulenza a 360°, analizzando i suoi bisogni e i suoi obiettivi, così come la sua propensione al rischio, in modo da poter valorizzare e orientare al meglio il suo investimento”.
“Da questa idea è nato ‘Groupama Progetto Attivo’, una soluzione che permette di combinare l'attività assicurativa con effetti positivi in ambito sociale e ambientale. La sua novità consiste nella possibilità per ogni cliente di usufruire di una 'Gestione Delegata': un servizio dedicato, messo a disposizione di chi non ha particolare esperienza in campo finanziario o semplicemente preferisce affidarsi a esperti del settore e che prevede il costante supporto di un team di professionisti in grado di selezionare i migliori fondi disponibili sul mercato, monitorare tutti gli investimenti e ribilanciarli per massimizzarne il rendimento. La Gestione Delegata investe principalmente in fondi ESG, preferendo quindi le società con i modelli di business più sostenibili nell'affrontare i cambiamenti tecnologici, ambientali e sociali”.
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