Economia

Harley-Davidson delocalizza contro i dazi. La stangata Ue costa 2.200$ a moto

Il gruppo Usa ha fatto sapere che "trasferirà la produzione di motociclette destinate alla Ue dagli Usa alle sue strutture internazionali per evitare i dazi"

Harley-Davidson e' diventata una delle prime aziende americane a quantificare l'impatto finanziario delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi alleati: i dazi introdotti dall'Unione europea in risposta alle tariffe doganali volute da Washington sull'acciaio e sull'alluminio europei costeranno al produttore americano di motociclette fino a 100 milioni di dollari. Per questo, invece che alzare i prezzi all'ingrosso o quelli consigliati ai rivenditori, l'azienda "trasferira' la produzione di motociclette destinate alle Ue dagli Usa alle sue strutture internazionali per evitare il peso dei dazi".

L'annuncio e' contenuto in un documento depositato dal gruppo presso l'autorita' di borsa Usa. - Harley-Davidson, si legge nel documento, "crede che l'aumento notevole dei costi, se passato ai rivenditori e ai consumatori retail, avrebbe un impatto immediato, duraturo e negativo alle sue attivita' nella regione, riducendo l'accesso dei consumatori ai prodotti Harley-Davidson e pesando negativamente sulla sostenibilita' del business dei suoi rivenditori".

Il gruppo ha spiegato che si fara' carico dell'aumento dei costi nel breve termine e che si aspetta di subire un colpo di 30-45 milioni di dollari per il resto del 2018. Su base annua, appunto, l'impatto aggregato e' stimato tra i 90 e i 100 milioni di dollari.

Le tariffe doganali fatte scattare dalla Ue su vari prodotti americani sono diventate effettive il 22 giugno scorso; nel caso delle motociclette Harley-Davidson, i dazi su quelle esportate dagli Usa alle Ue sono saliti al 31% dal 6%. Questo significa che, stando ai calcoli dell'azienda, la misura avra' un impatto di 2.200 dollari per ogni veicolo. L'avvertimento di Harley-Davidson segue quello giunto la settimana scorsa dalla tedesca Daimler, che ha lanciato un profit warning per via dei dazi sulle importazioni americane in Cina.