Economia

Huawei regge la fatwa Usa e rilancia: ricavi in crescita e "tempesta superata"

Il colosso cinese ha sopportato le sanzioni di Washington e dopo anni difficili è tornato a crescere

Huawei regge alle sanzioni Usa e avvia il grande rilancio

Huawei, il gigante tecnologico cinese, si aspetta un aumento di quasi il nove per cento delle entrate per l'anno finanziario 2023, nonostante le sanzioni statunitensi. "Dopo anni di duro lavoro, siamo riusciti a superare la tempesta", ha dichiarato il presidente in carica Ken Hu nelle dichiarazioni rilasciate venerdì, aggiungendo però che l'azienda deve affrontare "serie sfide".

Il fatturato ha superato i 700 miliardi di yuan (98,7 miliardi di dollari), registrando la crescita più rapida degli ultimi anni, grazie alla ripresa del business degli smartphone e alle robuste vendite di apparecchiature 5G. Su base trimestrale, il fatturato è salito del 27% ad almeno 243,4 miliardi di yuan, in base ai calcoli di Bloomberg sulla cifra annuale, con una forte accelerazione rispetto al leggero aumento del terzo trimestre.

Huawei ha fatto colpo quest'anno dopo aver rilasciato uno smartphone con un sofisticato processore Kirin a 7 nanometri prodotto in Cina, celebrato in tutta la Cina per le restrizioni statunitensi volte a ostacolare l'industria tecnologica del Paese. La rivelazione ha acceso il dibattito a Washington sul fallimento di tali restrizioni e su cosa sia necessario fare di più.

Huawei, esclusa dal ruolo di top player nel settore degli smartphone dopo che gli Stati Uniti le hanno precluso l'accesso ai fornitori d'oltreoceano nel 2019, sta tornando in auge. Il conglomerato con sede a Shenzhen è emerso come simbolo della determinazione della Cina a contrastare le restrizioni del suo rivale geopolitico, ma la stessa Huawei ha avvertito dei pericoli che Washington e un'economia globale volatile potrebbero rappresentare il prossimo anno.