Economia

Addizionale comunale sui voli, il decisivo cambio di rotta della Calabria

di Marco Foti

Tra le novità del "Decreto Coesione" compare un intervento che farà (tanto) discutere

Il decisivo cambio di rotta della Calabria

La Camera ha approvato il “Decreto Coesione” contenente interventi che si inseriscono nel quadro della revisione del PNRR, volti ad accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione su tutto il territorio nazionale nei settori strategici, tra i quali il settore del trasporto aereo.

Tra le novità si segnala un intervento che farà (tanto) discutere e che appare pioniere in un settore, quello del trasporto aereo, sempre “tutelato” sul versante degli oneri verso i passeggeri. In particolare, dal primo agosto 2024 in Calabria cesserà l’applicazione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aeromobili.

In sostanza vi sarà uno stravolgimento dei conti per le società di gestione, gli Enti e, soprattutto, benefici diretti sui vettori e quindi sui passeggeri, attraverso una contribuzione diretta della Regione Calabria allo Stato. Un siffatto sistema economico-finanziario ha permesso di approcciare il «sistema» Territorio – Turismo – Trasporti con una visione unica ed unitaria, ponendo estrema attenzione alle imprese dell'economia reale e della finanza unite alle istituzioni centrali e locali ed alla società civile.

Ryanair, prima compagnia in Italia per volume di passeggeri trasportati, in questi giorni ha presentato un piano di investimenti in Calabria di circa 180 milioni di euro, unitamente all’introduzione di nuove rotte negli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria.

La visione della Regione ha permesso un importante sviluppo strategico economico e turistico della Calabria rispettando un modello, quello delle “3T”, che raramente viene adottato nelle regioni a vocazione turistica. Ryanair, in risposta all’abolizione della tassa municipale, ha previsto una base di 4 aeromobili, una crescita del 50% del volume trasportato (fino a 1 milione di passeggeri aggiuntivo), 15 nuove rotte per la regione ed un indotto di oltre 1200 posti di lavoro. Non c’è che dire!

Al di là delle informazioni inerenti alle nuove rotte verso Londra, Bruxelles, Malpensa, Pisa, Francoforte, Parigi, Tirana, Venezia e Torino è importante evidenziare l’introduzione di uno strumento normativo che lascia presagire un notevole seguito sul resto del territorio.

Ad onor del vero, come anticipato, la prima Amministrazione ad avviare politiche innovative per la riduzione dei costi verso i passeggeri è stata quella del Friuli-Venezia Giulia adottando tale strumento in forza della garanzia dello statuto speciale. L’intervento della Regione Calabria apre indubbiamente altri panorami. È la stessa Ryanair, in occasione della conferenza stampa in Calabria, che “invita ora tutte le Regioni italiane ad eliminare questa tassa regressiva. In particolare, Sicilia e Sardegna dovrebbero seguire il positivo esempio della Calabria”. Chissà…

Le politiche di pricing indubbiamente costituiscono un elemento sostanziale del settore, ma se aggiungiamo anche le politiche di trasformazione infrastrutturale degli scali allora sì che un sistema aeroportuale diventa protagonista assoluto dello sviluppo economico di un territorio.

In questo quadro la Calabria, così come tutte le Regioni che avranno la possibilità di adottare politiche di sostegno economico e turistico, può rappresentare una delle principali destinazioni turistiche, con una crescita importante negli anni ed un aumento significativo dei flussi turistici.

Tantissimi esempi nel mondo mostrano come per ogni Euro speso in investimenti sulle infrastrutture e sui servizi connessi al segmento aeroportuale si ha un ritorno medio di circa 3 Euro in termini di spesa totale sostenuta sul territorio e 3 Euro di valore aggiunto, frutto del cosiddetto Moltiplicatore Keynesiano. Il beneficio che ne trae il territorio produce certamente un valore aggiunto. Vedremo. Ad maiora.