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Economia
Il 'fenomeno' Adyen arriva in Italia. Come cambia la gestione dei pagamenti

Adyen, la piattaforma all'avanguardia per la gestione dei pagamenti - scelta in tutto il mondo da aziende di successo come Booking, Spotify, Uber, L'Oréal, Facebook, Mango e molte altre - continua la propria espansione in Europa e si presenta al mercato italiano con l'apertura della nuova sede di Milano. Fondata nel 2006 da Pieter van der Does and Arnout Schuijff, Adyen è stata di recente protagonista di una delle più grandi IPO di tecnologia degli ultimi anni in Europa. Il suo titolo, quotato alla Borsa di Amsterdam il 13 giugno 2018, ha raggiunto il prezzo di €553 il 15 ottobre, registrando un incremento del 130% in appena quattro mesi. " il mercato italiano è uno dei più promettenti dal nostro punto di vista, per i grandissimi margini di crescita che ha per quanto riguarda i pagamenti digitali" dice Peter van der Does, co-fondatore e ceo di Adyen, durante la presentazione a Milano. Concepita per soddisfare le mutate esigenze del commercio globale, Adyen è la sola piattaforma tecnologica omni-channel in grado di semplificare e velocizzare il flusso dei pagamenti grazie alla gestione delle transazioni in-store, online e mobile in un'unica soluzione. E il fatto che un colosso come ebay abbia deciso di utilizzare il loro sistema al posto della ben più consolidata e famosa paypall, la dice lunga sul futuro dei questa start up. La società ha già 15 uffici sparsi in giro per il mondo, con 768 dipendenti e con un fatturato di 218 milioni di euro nel 2017. L'apertura a Milano rappresenta un altro tassello importante per la crescita di questa nuova fintech olandese. E dando uno sguardo ai risultati dell'Osservatorio sui pagamenti digitali del Politecnico di Milano, il mercato nostrano sembra essere ormai pronto a queste nuove forme di pagamento. Lo scorso anno, infatti, il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto quota 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016), cifra che corrisponde al 28% dei consumi totali delle famiglie italiane. Di queste transazioni, il 21% sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale (eCommerce, ePayment, Mobile Payment & Commerce, Contactless Payment, Mobile POS), in crescita del 6% rispetto al 2016, guidate da pagamenti con carte contactless (+150%) e mobile (+60%).

Nel dettaglio, durante il 2017, l'acquisto di beni e servizi e il pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite pc o tablet con carta di credito o tramite wallet valgono 20,3 miliardi di euro, al netto dei pagamenti effettuati con l' home banking, in crescita del 10% rispetto al 2016. Gli acquisti tramite smartphone crescono del 65% nel 2017 e superano i 5,8 miliardi di euro, pari a un quarto degli acquisti online complessivi. " Abbiamo aspettato fino ad ora per aprire il nostro ufficio a Milano, perchè volevamo essere pronti per aggredire questo mercato che è per noi fra i più importanti in Europa- dice Philippe de Passorio, nuovo country manager per il nostro paese e la Francia- che continua ad essere il nostro mercato principale. Il nostro arrivo in Italia va incontro ad una effettiva necessità di semplificazione delle procedure di pagamento: noi siamo la prima vera piattaforma di pagamento omni-channel in grado di aiutare i retailer che cercano una soluzione semplice, sicura e flessibile per tutti i canali: POS, mobile ed e-commerce". E dando una scorsa ad un altro dato, rilevato dal rapporto del Politecnico, si vede come i pagamenti contactless con carta, nel nostro paese, crescono di oltre il 150% e sfiorano i 18 miliardi di euro (l'8% del transato con carta). A circa 400 milioni ammontano le transazioni effettuate in modalità senza contatto dai possessori delle carte (l'11% delle transazioni con carta e oltre il 15% delle transazioni con carta in negozio). Cosa vuol dire? Che quasi una carta su due (51 milioni di carte a fine 2017, con un incremento del 28% rispetto al 2016) e oltre un POS su due (1.400.000 a fine 2017, con un incremento del 40% rispetto al 2016) è contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2020 varranno tra i 50 e i 90 miliardi di euro. Gli italiani quindi sembrano pronti e molto propensi a tutto ciò che facilita il loro processo di pagamento digitale, e in questo Adyen smebra la soluzione più interessante ed innovativa.

La soluzione di Adyen, come già detto, consolida la gestione dei pagamenti in-store, online e su app mobile in un unico strumento, eliminando qualsiasi barriera tra i diversi canali e consentendo alle aziende di concentrarsi sull'esperienza dei propri clienti. Nessun'altra piattaforma integra i pagamenti digitali online e offline in un'unica soluzione. E i risultati sembrano dare ragione a questa idea innovativa, considerando che nella prima metà dell'anno 2018, il volume di pagamenti processato da Adyen ha raggiunto i 70 miliardi di euro, in crescita di oltre il 40% rispetto al primo semestre del 2017.

A questo risultato hanno contribuito in modo particolare i pagamenti via POS in negozio (+120%), a riprova del crescente utilizzo di Adyen nei negozi fisici.

Sempre nella prima metà dell'anno 2018, il fatturato netto è cresciuto del 67% raggiungendo 156 milioni di euro, mentre il margine EBITDA sfiora oggi il 45%.

"Con il continuo evolversi delle tecnologie di pagamento e la crescita del commercio globale, le imprese italiane stanno perdendo importanti opportunità di vendita fuori dai confini nazionali. L'arrivo di un'alternativa come Adyen fornirà ai merchant uno strumento più efficace per crescere a livello internazionale contribuendo significativamente allo sviluppo del business italiano", dichiara ancora Philippe de Passorio. E su questo sembrano già essere convinte molte aziende di primo piano del made in Italy, come Alitalia, Brunello Cucinelli, PrimaDonna, Etro, Furla, Benetton, Boggi Milano, Eataly Net, Cortilia, Gilmar Group, Forzieri e Frette., che hanno deciso di affidarsi ad Adyen per gestire i loro pagamenti digitali.

vcaccioppoli@gmail.com

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