Economia
Open Fiber-Fibercop, piano a 1 giga al 31% del totale richiesto al 2026 per incassare i 3,5 miliardi del Pnrr: la gara contro il tempo
Le due società continuano a cablare per portare a casa l'importante risultato promesso con la vincita delle gare "Italia a 1 Giga" per portare la fibra nelle aree grigie
Il Piano a 1 giga al 31% del totale richiesto al 2026 per incassare i 3,5 miliardi del Pnrr la gara contro il tempo di Open Fiber e Fibercop
Resta inchiodato a 0,23 euro di valore il titolo Tim in attesa di sviluppi sulla rete unica. Infatti solo l'integrazione tra Open Fiber e Fibercop, ossia la società della fibra nata dopo la cessione della rete da parte di Tim il 1 luglio scorso, garantirebbe nuovi introiti per la società guidata da Pietro Labriola fino a 2,5 miliardi. Nel frattempo le due società continuano a cablare per portare a casa l'importante risultato promesso con la vincita delle gare "Italia a 1 Giga" per portare la fibra nelle aree grigie che prevede di arrivare, entro il 30 giugno 2026, a raggiungere con la rete ad alta velocità 3,4 milioni di numeri civici per incassare i 3,5 miliardi del Pnrr.
Una gara ad ostacoli che i due operatori infrastrutturali affrontano a colpi di comunicati stampa dove vengono annunciate le province delle regioni che vengono coperte. I progressi possono essere visualizzati mese per mese sul sito Connetti Italia, una specie di videogame che annuncia a che punto è il piano, che, al momento, è al 31% del totale richiesto al 2026, ossia circa 1milione e 131 mila numeri civici già connessi. Un modo per Infratel e il governo di tenere sotto pressione e creare concorrenza tra i due soggetti interessati. Nel dettaglio al 30 ottobre, secondo quanto risulta dal sito, Fibercop che ha vinto 7 lotti, ha collegato 551.193 numeri civici su 1.334.545 oggetto della gara, Open Fiber, che di lotti ne ha vinti 8, ha collegato 577.342 numeri civici su un totale di 2.210.421.
Alcuni di questi sono risultati difficili da raggiungere tanto che è stato chiesto di apportare al piano alcune modifiche per accelerare la copertura e ridurre i costi. Dei 96mila numeri civici messi a consultazione, Open Fiber ne dovrebbe ora coprire circa 46mila. Inoltre ci sarebbero anche nuovi piani per promuovere una gara basata sulla neutralità tecnologica aprendo anche alla connettività satellitare. Il problema è che c'è un solo operatore davvero pronto per una gara del genere, Starlink di Elon Musk. Il servizio è un po' caro, ma comunque già disponibile in Italia per chi volesse collegarsi a banda (ma non con la fibra) anche dalla cima di una montagna. Il governo comunque ha diverse frecce al suo arco per imporre vincoli più stringenti per accelerare il cablaggio come anticipare la scadenza dello switch off dal rame alla fibra fissata ora all'ancora lontano 2030.
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