Economia
Ilva, scontro totale. L'ad Morselli: "Tutto bene", i sindacati: "Una tragedia"
Acciaierie d'Italia prova a rassicurare: "Nessuna procedura di amministrazione straordinaria". La sede di Genova in rivolta: "Accordo da ridiscutere"
Ex Ilva, il tutti contro tutti e il governo che resta a guardare. La situazione rischia di precipitare
Non c'è pace per l'ex Ilva di Taranto, la decisione del governo di non investire e puntare ancora su ArcelorMittal ha creato una spaccatura, da una parte i vertici di Acciaierie d'Italia rassicurano: "Non ci sarà nessuna procedura di amministrazione straordinaria", dall'altra i sindacati protestano e si dicono seriamente preoccupati per la situazione: "Una tragedia, non va bene niente". E come se non bastasse gli operai della sede di Genova chiedono di ridiscutere l'accordo del 2005 e minacciano lo sciopero generale. In questo scenario da tutti contro tutti la situazione per l'ex Ilva si fa sempre più complicata e il futuro dell'azienda è a rischio. A provare a rassicurare tutti ci ha provato Acciaierie d'Italia con un comunicato in cui "smentisce ogni iniziativa in corso per l’attivazione nelle prossime ore della procedura di amministrazione straordinaria in quanto destituite di ogni fondamento". Interviene così, con una nota, l’azienda siderurgica partecipata dal privato ArcelorMittal al 62% e dalla società pubblica (Mef) Invitalia al 38.
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"Acciaierie d’Italia rassicura i propri dipendenti, fornitori, creditori e clienti sulla prosecuzione delle attività aziendali e conferma il proprio impegno a definire un nuovo accordo di collaborazione con le istituzioni italiane per la prossima fase di sviluppo della azienda avendo nel frattempo terminato il piano ambientale fissato dall'Aia nell’anno 2012 che ha consentito di raggiungere obiettivi di livelli emissivi mediamente inferiori del 40% delle Bat Europee". "Le dichiarazioni dell’Ad Morselli? Un racconto fantastico di una realtà dolorosa e tragicamente diversa". Lo afferma il coordinatore provinciale della Uil di Taranto Pietro Pallini alla Gazzetta del Mezzogiorno, in merito alle parole pronunciate dall’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli a margine di una iniziativa a Taranto. Dichiarazioni in cui il sindacalista ritrova "tutti e cinque i tratti con cui il filosofo Vladimir Jankelevitch rappresenta la fenomenologia della finzione".
E poi c'è la sede di Cornigliano a Genova che vuole riscrivere i vecchi accordi. Sindacati e istituzioni liguri e genovesi - riporta Il Sole 24 Ore - non escludono la possibilità di ridiscutere l’Accordo di programma del 2005 sull’ex Ilva di Cornigliano (oggi Acciaierie d’Italia), peraltro mai applicato totalmente, se questo consentisse di salvaguardare i livelli occupazionali e di reddito dei lavoratori dello stabilimento. È quanto emerso dall’incontro tra le organizzazioni sindacali, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, tenutosi due giorni dopo lo sciopero dei lavoratori dell'acciaieria di lunedì scorso.