Economia

Inflazione in rialzo, dove investire? "Puntare sulle materie prime agricole"

L'inflazione sfonda quasi il 7%, dove conviene investire in Borsa? Le materie prime agricole, anche se volatili, potrebbero essere un rifugio vantaggioso

Dato il calo delle scorte di diesel, anche il Brasile sta valutando l’idea di incrementare le miscele di biodiesel dal 10% al 15% (ossia la quantità di olio di semi di soia miscelato per produrre carburante destinato agli autotrasporti).  Questa decisione potrebbe favorire la domanda di semi di soia in un momento in cui questi ultimi stanno già scarseggiando a causa della siccità in Sud America, mentre la semina della soia negli Stati Uniti replica lo stesso ritmo dell’anno scorso.

L’aumento dei costi dei fertilizzanti sta indebolendo la domanda, riducendo di conseguenza le rese agricole

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha causato perturbazioni nella produzione dei fertilizzanti e aumenti per i prezzi dei materiali, mettendo a repentaglio in altri paesi i margini di guadagno dei coltivatori e le rese agricole, oltre a far salire i prezzi della maggior parte delle commodity agricole. La Russia e l'Ucraina rappresentano una quota rilevante del mercato mondiale dei fertilizzanti.

La prima produce il 9% dei fertilizzanti azotati, il 10% dei concimi fosfatici e il 20% di quelli potassici a livello mondiale, esportando oltre due terzi della sua produzione in tutti e tre i casi.  La Bielorussia produce inoltre il 17% di potassa a livello mondiale e ne esporta la maggior parte[4].

Grazie alla qualità elevata dei suoi suoli, l'Argentina utilizza tendenzialmente una minor quantità di fertilizzanti, ma il Brasile (che ne è il maggior paese importatore) avvertirà probabilmente l'impatto in misura maggiore, poiché importa l'85% del proprio fabbisogno.

La Russia rappresenta da sola il 25% delle importazioni complessive di fertilizzanti del Brasile. Inoltre gli agricoltori possono piantare una maggior quantità di soia, una coltura che richiede meno fertilizzanti del mais.  Il bilancio di questo cereale negli Stati Uniti e a livello mondiale resterà presumibilmente critico, lasciando presagire che l’attuale scenario di prezzi elevati sarà destinato a protrarsi.  I prezzi elevati e la scarsa disponibilità di fertilizzanti sta inducendo i coltivatori a ridurne l’utilizzo e ne sta anche causando un abbassamento del prezzo, una tendenza analoga a quella già osservata nel 2008. 

Il posizionamento speculativo è in ascesa per le materie prime agricole 

Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), le posizioni speculative nette sulle commodity agricole sono salite considerevolmente da quando è iniziato il periodo pandemico. L’esiguità dell’offerta, in combinazione con l’accumulo di scorte da parte dei governi nazionali preoccupati per la sicurezza alimentare, ha determinato un aumento dei prezzi delle materie prime agricole.  Le posizioni nette speculative su tali materie prime sono cresciute non solo rispetto al proprio livello storico, ma anche in confronto ad altri sottosettori dei prodotti di base, come illustra il grafico seguente: 

Conclusione

Nel 2022 le materie prime agricole hanno registrato un’ottima performance; permangono inoltre moltissimi fattori che potrebbero migliorare ulteriormente i risultati di questo settore dei prodotti di base. Le commodity agricole rappresentano un caso unico per via della loro grande dipendenza dalle condizioni meteorologiche, che le rendono volatili ma offrono anche vantaggi in termini di diversificazione.